Se Alexa compra Whole Foods

All’Osservatorio Permanente Giovani Editori, dibattito su informazione e rischi della tecnologia in real time
Se Alexa compra Whole Foods

Jeff Bezos, il patron di Amazon è nella cucina di casa sua a Seattle dove è installato Alexa, il digital voice system che fa concorrenza a quello di Google. Jeff si è accorto che gli manca il cavolo nero e altri ingredienti per fare una ricetta e senza perdere tempo chiede ad Alexa di andare a comprarli da Whole Foods. Un sistema, Alexa, che è ancora sperimentale e poco collaudato al punto che Jeff il giorno dopo non ha ricevuto a casa la spesa ordinata. Controlla meglio e scopre che Alexa si è comprata Whole Foods, la catena americana di supermercati specializzata in prodotti biologici! Questa storiella è stata raccontata da Gerard Baker, direttore The Wall Street Journal, sabato 26 maggio, nel corso dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori, a Bagnaia in provincia di Siena. Ideato e gestito da Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio, il summit ha visto la partecipazione di personaggi come Dean Baquet di The New York Times, Martin Baron di The Washington Post, Jeff Bewkes di Time Warner, Urbano Cairo di Rcs, Carlo D’Asario Biondo di Google, Marco De Benedetti di Gedi, John Elkann di Fca, Gabriele Galateri di Generali, Richard Gingras di Google, Peter Greenberger di Twitter, Giuseppe Guzzetti di Acri, Alex Hardiman di Facebook, Mark Thompson di The New York Times e Robert Thomson di News Corp oltre ai direttori ed editori dei principali quotidiani e tv italiane. Anche il gruppo Food è stato invitato. Abbiamo raccolto questa storiella curiosa per i nostri lettori. Non solo. La signorina, che effettuava le traduzioni in diretta degli interventi, è scivolata in un errore clamoroso. Pensava, infatti, che Alexa fosse la moglie di Jeff Bezos. E ha tradotto così il comando di Bezos: ‘Alexa vai a fare la spesa da Whole Foods’. Sono questi i rischi della tecnologia applicata in real time, senza il controllo delle notizie, che solo giornalisti esperti possono fare prima di divulgarle. Fra poco entrerà in scena l’intelligenza artificiale dove pregiudizi, preconcetti e interpretazioni errate saranno all’ordine del giorno, pardon dei secondi, visto che tutto è e sarà sempre più in diretta. Un motivo in più per scegliere di informarsi attraverso canali e operatori che nel tempo hanno fatto della qualità dei contenuti un loro plus.

Paolo Dalcò

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