Aldi, i prezzi bassi spiegati in 12 mosse

Dal personale tuttofare alla logistica, fino alla gestione degli spazi. Così il discount tedesco è in grado di battere la concorrenza sul fattore convenienza

Per comprendere la sua capacità di imporsi nell’arena competitiva e conquistare nuovi clienti bisogna guardare anzitutto al contesto britannico; qui Aldi vanta una quota di mercato pari al 7,3%, raddoppiata in otto anni, conta su 750 store e intende aprirne almeno altri 250 entro il 2022. E’ il quinto retailer del Paese e quest’anno per la quinta volta ha conquistato il titolo di Grocer of the Year, confermandosi al top per gradimento da parte degli shopper. Merito di un modello di business che ruota intorno a un’offerta composta da massimo 2mila referenze, per oltre il 90% a marchio privato. Ma soprattutto del fattore convenienza, spesso così marcato da rendere proibitivo per gli altri retailer provare a sostenere il confronto. Un’inchiesta pubblicata dal Daily Mirror ha riassunto in 12 punti i motivi grazie ai quali il discount tedesco, che in Italia punta ad avere 45 store entro l’anno, riesce ad avere prezzi tanto bassi. Eccoli:

1- Minore scelta, maggiori sconti

La maggior parte degli store offre non più di 2mila referenze, contro le 40mila in media della concorrenza. Una differenza che consente al discount di curare nel dettaglio l’assortimento e il rapporto con i fornitori, guadagnandone in efficienza;

2- Checkout superveloce

Tutti i prodotti riportano in etichetta più codici a barre. Un sicuro vantaggio per i cassieri;

3- Meno personale

I negozi hanno in media 30-40 dipendenti, contro i circa 100 degli altri retailer. I ruoli non sono fissi, quindi capita che il cassiere, se non impegnato, si dedichi anche a riordinare gli scaffali o imbustare la spesa;

4- Imballaggi pronti per lo scaffale

Molti prodotti arrivano negli store su pallet da posizionare direttamente in corsia, con un enorme risparmio di tempo;

5- Nessuna carta fedeltà

I prezzi bassi sono per tutti, tutti i giorni. Al contrario, sono molto frequenti i buoni sconto;

6- Logistica al top

I camion per i rifornimenti sono caricati tenendo conto scupolosamente del layout dei negozi, evitando anche in questo caso qualsiasi dispendio di tempo;

7- Poco spazio in magazzino

Ogni store dispone di un magazzino molto più piccolo rispetto agli standard della concorrenza. Le scorte vengono sistemate direttamente in negozio;

8- Zero megastore

Nei piani di sviluppo del discount non c’è posto per le grandi superfici, che richiederebbero esborsi maggiori;

9- Focus sulla Mdd

Quasi il 95% dell’offerta è a marchio del distributore;

10- Sprechi ridotti al minimo

Negli store non c’è una sezione dedicata ai prodotti prossimi alla scadenza consigliata. Limitare a monte lo spreco è infatti per Aldi uno degli indicatori chiave di performance;

11- No alle consegne a domicilio

Sebbene gran parte dei retailer concorrenti investa nella direzione opposta, il discounter non ritiene ancora economicamente vantaggioso puntare sul delivery di generi alimentari;

12- Niente sconti per i dipendenti

Il personale non beneficia di alcun prezzo di favore per l’acquisto dei prodotti, perché questa pratica potrebbe avere un impatto negativo sui prezzi. Allo stesso tempo, però, Aldi sostiene di garantire stipendi superiori alla media e un vasto programma di altri benefit.

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