Latte di scarafaggio, il superfood che non ti aspetti

Tre volte più nutriente del latte di mucca, migliore del cavolo e della quinoa. Ma cosa c’è davvero dietro al novel food di cui tutti parlano?
Latte di scarafaggio, il superfood che non ti aspetti

La notizia in realtà risale a quasi due anni fa, quando è stata pubblicata in uno studio dell’International Union of Crystallography. Ma è bastato un recente articolo del Daily Mail per rilanciare in grande stile il dibattito sulla questione, stavolta riscuotendo addirittura clamori a livello internazionale, nonché dividendo l’opinione pubblica. Il fatto, per quanto poco gourmet, è questo: il latte di scarafaggio, o meglio i cristalli contenuti nel liquido, sarebbero una fonte straordinaria di nutrienti, addirittura unica al mondo. Oltre alla già citata ricerca, lo testimonierebbe il parere di numerosi esperti e scienziati interpellati da autorevoli testate. Uno di loro, in particolare, ha persino dichiarato all’emittente radiofonica statunitense National Public Radio di averlo assaggiato, senza riscontrare differenze di sapore rispetto al latte di mucca. Si tratta, nello specifico, di una sostanza prodotta dalla Diploptera punctate, diffusa in Australia, Cina, Isole Fiji, Hawaii e India. Una specie di blatte che non depone le uova, bensì nutre i piccoli appunto con un succo assimilabile al latte bovino. Saremmo al cospetto, quindi, di un vero e proprio superfood, straordinariamente ricco di minerali come ferro, calcio e zinco. E, inoltre, grazie ai cristalli di proteine presenti al suo interno, capace di generare una spinta energetica tripla in confronto al latte di bufala.

Una moda mediatica

Chi però si aspetta di trovarlo presto disponibile sugli scaffali dei supermercati è probabilmente fuori strada. O, per tornare alle bufale, ne ha letta una delle tante che circolano in rete sull’argomento. Bisogna considerare, del resto, che per produrre una tazza di questa ‘bevanda’ occorrerebbe raccogliere oltre mille esemplari dell’insetto.

Il parere scientifico

L’unica soluzione, semmai, sarebbe quella di realizzarlo in laboratorio, isolando il gene e riproducendolo in vasche microbiologiche, come suggerisce anche la zoologa Barbara Stay, dell’Università dell’Iowa. Resta poi da tenere in debito conto che, almeno fino a oggi, il latte di scarafaggio non è mai stato testato negli esseri umani. Dunque, non c’è alcuna prova dimostrata dei suoi benefici per la salute. In teoria, sottolineano altri scienziati, potrebbe persino essere dannoso.

Gelati agli insetti

Intanto però l’idea che il latte di insetti possa diventare la prossima frontiera del superfood è ormai virale. E c’è chi scommette davvero nel settore. E’ il caso della start-up sudafricana Gourmet Grubb, con sede a Città del Capo, che ha lanciato Entomilk, un gelato a base di latte ricavato da insetti allevati in laboratorio, attualmente in vendita solo all’interno di un piccolo mercato locale. La ricetta e gli ingredienti sono ancora tenuti segreti. Gli ideatori, infatti, si limitano a dichiarare che il loro prodotto è straordinariamente sostenibile e completamente diverso dal latte di scarafaggio, mentre la scelta del gelato servirebbe per incoraggiare le persone a provarlo.

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