Stop UE all’import di riso da Cambogia e Birmania

Proposto il ripristino triennale dei dazi sulle importazioni in Europa dai due Paesi del Sud Est asiatico

La Commissione Europea ha proposto di ripristinare per tre anni i dazi sulle importazioni di riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania. Lo sottolinea Coldiretti, nell’esprimere soddisfazione per il documento pubblicato dalla Commissione sulla prevista valutazione di medio termine del Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG), per rivedere anche le agevolazioni tariffarie a dazio zero concesse ai Paesi asiatici cosiddetti EBA (‘Tutto tranne le armi’).

DANNI ECONOMICI DALL’IMPORT DI RISO

Nel documento conclusivo dell’indagine avviata nel marzo scorso, la Commissione ha riconosciuto il danno economico dovuto ai volumi di importazioni di riso Indica e ammette anche che in Cambogia si sono verificati notevoli violazioni dei diritti umani in relazione all’accaparramento delle terre. Secondo Coldiretti, questo giustifica l’attivazione della clausola di salvaguardia e lo stop alle agevolazioni. Una necessità sostenuta con la mobilitazione “per fermare la concorrenza sleale che ha provocato il crollo delle quotazioni in Italia e messo in ginocchio migliaia di aziende. Sono infatti – precisa la Coldirettiaumentate del 66%, tra settembre 2017 e luglio 2018, le importazioni europee di riso dalla Birmania. La crisi mette a rischio il primato nazionale in Europa, dove l’Italia è il primo produttore di riso con 1,50 milioni di tonnellate e copre circa il 50 % dell’intera produzione UE”.

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