E-grocery, perché gli americani sono scettici

Nonostante le previsioni di crescita del canale e gli investimenti dei big retailer, negli Usa molti consumatori scelgono di non acquistare online. A fare la differenza spesso è la prima impressione
E-grocery, perché gli americani sono scettici

È in crescita ovunque, dall’Italia fino al ben più collaudato mercato americano, dove big player come Amazon, Walmart e Kroger continuano a investire, proponendo consegne a domicilio in meno di un’ora. Sembrerebbe, insomma, che l’e-grocery sia prossimo a rivoluzionare completamente lo shopping, costringendo i retailer tradizionali a una corsa contro il tempo per adeguarsi e cambiare modello di business. Ma, secondo uno studio realizzato da Bain & Co. in collaborazione con Google, negli States in realtà la situazione sarebbe ancora molto diversa. Del resto, oltreoceano solo il 3% della spesa alimentare è online, mentre appena il 6% dei consumatori dichiara di acquistare prodotti alimentari in rete più di una volta alla settimana. Numeri, quindi, ancora lontani dagli standard di Paesi come Gran Bretagna e Corea del Sud, dove il tasso di penetrazione è superiore al 15%. Sebbene il report non metta affatto in dubbio lo sviluppo a lungo termine del canale digitale, attualmente persistono dunque una serie di problematiche che ne rallentano il giro d’affari.

SHOPPER ANCORA DIFFIDENTI

Non è un caso, per esempio, che prodotti confezionati come le patatine e le barrette di cereali siano nettamente i best seller online. Molti shopper statunitensi, infatti, dichiarano di voler vedere, o persino toccare, determinati alimenti prima di acquistarli. Tra questi spicca sicuramente la carne.

LA PRIMA IMPRESSIONE CONTA

Solo il 42% chi utilizza per la prima volta l’e-grocery, inoltre, afferma di risparmiare effettivamente tempo. Un’esperienza negativa all’esordio, poi, può danneggiare gravemente la percezione del servizio, spingendo i consumatori a non volerlo più provare. Allo stesso tempo, il 75% degli intervistati rivela di aver continuato ad acquistare dallo stesso rivenditore, dopo un primo approccio positivo.

L’E-GROCERY E IL DRIVER DEL PREZZO

Resta fondamentale anche la trasparenza sui prezzi. Secondo Bain & Co., l’ipotesi di prevedere un rincaro dell’offerta online, così da coprire i costi delle consegne, è una strategia che allontana immediatamente la clientela. Molto meglio quindi spiegare in maniera dettagliata tutti gli oneri extra.

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