Federbio e Assobioplastiche, accordo sui bioteli

Al via la sperimentazione delle bioplastiche biodegradabili e compostabili per la pacciamatura nelle coltivazioni biologiche

L’accordo pluriennale tra Federbio e Assobioplastiche nasce con l’obiettivo di diffondere e consolidare l’utilizzo delle pacciamature biodegradabili, che rappresentano oggi una risposta importante ai problemi di fine vita dei film plastici tradizionali. “Da oltre dieci anni – ha affermato Paolo Carnemolla, presidente di FederBioil mercato del biologico cresce a doppia cifra e da circa due si registra un aumento della conversione dell’agricoltura convenzionale a quella biologica, che oggi incide il 15% sulla superficie coltivabile. La sfida è investire sull’innovazione che favorisca l’incremento di soluzioni sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico”.

TELI BIODEGRADABILI

L’utilizzo dei teli pacciamanti con biodegradabilità e rinnovabilità certificate costituisce una delle principali innovazioni tecniche utili per la conversione di ampie superfici e colture all’agricoltura biologica. In particolare, per poter perseguire questo obiettivo strategico i bioteli dovranno essere biodegradabili secondo lo standard europeo EN 17033, non contenere organismi geneticamente modificati nei formulati utilizzati per la produzione della pacciamatura ed essere costituiti da materie prime rinnovabili in misura pari o superiore al 50% (oltre il 60% dal 2021).

LA SPERIMENTAZIONE

Il percorso di sperimentazione dovrà portare a uno standard per l’impiego dei bioteli in agricoltura biologica che raggiunga progressivamente la totale rinnovabilità dei materiali, eliminando definitivamente la plastica non biodegradabile dall’agricoltura. I bioteli rappresentano un’opportunità per gli agricoltori: “Oltre a essere utilizzabili in diverse condizioni ambientali e su colture con cicli diversi – ha dichiarato Marco Versari, Presidente di Assobioplastichenon devono essere recuperati e smaltiti al termine del ciclo colturale, ma possono essere lasciati nel terreno dove vengono biodegradati ad opera di microrganismi, offrendo anche un enorme risparmio in termini di tempo e risorse”.

LE FILIERE COINVOLTE DA FEDERBIO E ASSOBIOPLASTICHE

Tra le filiere coinvolte finora, il riso, il pomodoro da industria e lo zucchero. In quest’ultimo caso, il rilancio della produzione in Italia può avvenire proprio attraverso il biologico. È questo l’intento della partnership tra Assobioplastiche e Italia Zuccheri. Quanto al differenziale di costo tra la pacciamatura convenzionale e quella biodegradabile, la stima è legata alla tipologia di coltura. “Tuttavia – conclude Versaril’incremento dell’utilizzo di pacciamatura bio del 50% negli ultimi anni, lascia intendere che ci sia anche una convenienza economica nella scelta”.

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