Carrefour disinveste dalla Cina. E l’Italia?

Il gigante francese Carrefour cede l'80% della filiale a Suning.com. Solo qualche giorno prima il ceo Bompard aveva lasciato intendere altre soluzioni, accennando anche al Belpaese
Carrefour disinveste dalla Cina. E l’Italia?

Il modello degli ipermercati è in crisi anche in Cina, a tal punto che Carrefour ha preferito disinvestire dal mercato più grande del mondo, se si considerano le le bocche da sfamare. Il gruppo francese, incapace di reggere l’onda d’urto dell’ecommerce nel mercato più orientato del mondo a questo canale ha così ceduto a Suning.com, proprietaria in Italia della squadra di calcio dell’Inter, l’80% della sua filiale per un corrispettivo pari a 4,8 miliardi di yuan, equivalenti a 620 milioni di euro al cambio attuale. Si tratta di 210 ipermercati e 24 negozi di prossimità distribuiti in 50 città, che hanno fatturato l’equivalente di 3,6 miliardi di euro nel 2018, con un calo del 5,9% rispetto al 2017, riportando un risultato operativo normalizzato (ebit adjusted) negativo per 32 milioni di euro (rosso di 82 milioni di euro nel 2017). Carrefour manterrà comunque due consiglieri d’amministrazione su sette. Il gruppo francese aveva siglato lo scorso anno un accordo con la conglomerata internet cinese Tencent per accrescere le sue possibilità di ecommerce, ma ora diventerà inefficace.

BOMPARD SI ERA DETTO FIDUCIOSO SULLA CINA (E L’ITALIA)

Questo ritiro arriva poche settimane dopo la decisione di Auchan di uscire dall’Italia. E proprio di Italia e Cina aveva parlato a metà giugno l’amministratore delegato di Carrefour Alexandre Bompard, rispondendo a una domanda durante l’assemblea dei soci del gigante francese. A chi gli chiedeva se il gruppo potesse uscire da mercati con performance non soddisfacenti come questi due mercati, il CEO aveva risposto di essere fiducioso sul fatto che la ristrutturazione in atto, lanciata nel 2018 e che in Italia ha già portato a 580 esuberi di personale “possa migliorare la situazione operativa in tutti e due i Paesi” come ha riportato l’agenzia di stampa Reuters. Una dichiarazione che, per la Cina, è stata poi smentita dai fatti solo pochi giorni dopo per il repentino cambiamento di rotta anche rispetto all’ipotesi di proseguire nell’alleanza con Tencent.

NEI PROSSIMI ANNI CONSOLIDAMENTO IN ITALIA E FRANCIA

Bompard, davanti ai suoi soci, ha anche sottolineato che il settore della grande distribuzione è diretto verso un consolidamento nei prossimi anni: “Ci sono molti competitor in mercati quali Italia e Francia e la marginalità in questo momento è bassa. Siamo inoltre solo all’inizio dello sbarco della grandi piattaforme di ecommerce come Amazon. Ci saranno difficoltà e consolidamenti nei prossimi anni”. Il primo, com’è noto, ha interessato Conad con Auchan ma le parole di Bompard tradiscono l’arrivo di altri possibili colpi di mercato. Il CEO ha ribadito la volontà di puntare sull’ecommerce, sui prodotti freschi a livello locale e sul biologico per rivitalizzare le sorti della società.

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