Nel primo semestre De Cecco leader per crescita dell’alimentare

Il mercato italiano della pasta di semola continua a perdere volumi (cambiano gli orientamenti dei consumatori), ma De Cecco compie un balzo inatteso per le dimensioni

Un semestre da ricordare per De Cecco, proiettata al vertice della classifica Nielsen Top 75 Manufacturer: analizza le prime 75 aziende in Italia per fatturato Retail food confezionato. Per la precisione, il pastificio abruzzese – che ha in portafoglio anche olio, farine, derivati del pomodoro, sughi e bakery – è al primo posto con la “miglior crescita percentuale a valore (+20,4%) e al secondo per “crescita assoluta per vendite a valore (+15,7 milioni di euro)”.

Il tutto in un mercato Italia caratterizzato da un calo dei consumi della pasta di semola: -1,1% (-46.510 quintali) nei primi 7 mesi del 2019. De Cecco risulta quindi in controtendenza rispetto al trend di mercato della categoria.

Quali le ragioni di un balzo di questo tipo? “La comunicazione televisiva fortemente orientata nello spiegare ai consumatori le ragioni della qualità De Cecco, la visibilità mediatica ottenuta grazie alla partnership con la Juventus nonché le campagne stampa condotte in Italia e all’estero” risponde Carlo Aquilano, direttore commerciale di De Cecco.

CRESCITA IN QUINTALI

In dettaglio le vendite di De Cecco nel semestre 2019:

  • +72.715 quintali venduti a sell-out (+23%, 1° per crescita a volume del mercato), corrispondenti a +12,6 milioni di euro (+22%, 1° per crescita a valore del mercato);
  • +2,4 punti di quota valore (+19%), consolidando la 2° posizione al 15% del mercato. La crescita è trasversale a tutte le Aree Nielsen, tutte le Regioni e tutti i canali di distribuzione;
  • +1,6 referenze medie presenti sugli scaffali, pari a un +12%, con un significativo miglioramento dell’offerta di formati disponibili per i consumatori nei punti di vendita.

Nei primi 7 mesi del 2019, le performance De Cecco nel retailing si sono estese anche al di là della pasta di semola:

  • Pasta integrale: +3.500 quintali (+27,4%), raggiungendo la quota storica a valore del 11,2%  con +2,1 punti quota);
  • Pasta di Kamut: 1° per crescita del mercato con +760 quintali (+31%);
  • Pasta di Farro Bio Integrale: 1° per crescita del mercato con +500 quintali (+386%);
  • Paste speciali (Paccheri, Nidi e da Forno): 1° per crescita del mercato con +1.300 quintali (+17,4%);
  • Olio Extravergine di Oliva: +35% a volume;

DUE NUOVI LANCI

Finito qui? “no – aggiunge Aquilano -. Sono già in programma un’intensa campagna media e i lanci delle paste multicereali e gluten free, che consentiranno al brand De Cecco di ampliare il proprio presidio sull’ormai imprescindibile segmento salutistico. Questo rilevantissimo paniere di iniziative verrà ulteriormente potenziato grazie a un rinnovato progetto di merchandising, che prevede una struttura dedicata di 23 risorse con il compito di presidiare e valorizzare il brand sui principali punti vendita italiani”.

Per De Cecco, le soddisfazioni arrivano anche dal fronte internazionale: a fine agosto l’intera gamma di prodotti – comunica la multinazionale di Fara San Martino – un complessivo +4,2 % a volume. Gli incrementi maggiori arrivano da Germania, Olanda, Belgio, Canada e America centrale.

Nel 2018 il bilancio consolidato del gruppo De Cecco ha chiuso con un aumento del valore della produzione dell’1% a 449,7 milioni, un Ebitda di 48 milioni e un risultato netto di 14 milioni, in lieve miglioramento sui 12,8 dell’esercizio precedente. L’estero ha raggiunto il 41% delle vendite.

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