Prosus vuole Just Eat e rilancia sull’offerta Takeaway

Prosus, il gigante internet sudafricano (ma quotato in Olanda) offre 710 pence per azione della società inglese, aprendo la battaglia per la sua conquista
Prosus vuole Just Eat e rilancia sull’offerta Takeaway

Tra i promessi sposi del delivery online Takeaway.com e Just Eat irrompe Prosus, il gigante di internet nato dallo spin-off dalla sua casa madre sudafricana Naspers e recentemente quotato sulla Borsa di Amsterdam dove ha messo a segno un esordio scoppiettante. Prosus, che è un attore mondiale del delivery online attraverso le sue partecipazioni nelle società Delivery Hero, iFood e Swiggy, ha offerto 4,9 miliardi di sterline (5,7 miliardi di euro) in contanti per Just Eat, ovvero 710 pence per ogni azione della società inglese. Una valorizzazione ben superiore a quella implicita nel concambio di fusione proposto da Takeaway, che è pari a 594 pence per ogni azione Just Eat.

IL CDA JUST EAT RIFIUTA (PER ORA) L’OFFERTA

Il consiglio d’amministrazione di Just Eat, presenze in forze anche in Italia, ha rigettato la nuova offerta sottolineando che la fusione con Takeaway.com offre agli azionisti di Just Eat una creazione di valore superiore rispetto ai termini dell’offerta di Prosus”. Una dichiarazione tutta da soppesare, vista la differenza di valorizzazione, in difetto, rispetto alla società di origine sudafricana. La quale, invece, ha chiesto formalmente agli azionisti di Just Eat di considerare seriamente l’offerta. La questione è, peraltro, più ingarbugliata, per via di una serie di partecipazione incrociate tra predatori e preda: Prosus è infatti anche azionista di minoranza di Takeaway con una quota pari al 18% della società olandese mentre Just Eat ha una partecipazione del 33% in iFood, della quale Prosus ha il 54,8 per cento.

I DUBBI DEI FONDI SULLA FUSIONE CON TAKEAWAY…

Il mercato ha risposto positivamente alla discesa in campo di Prosus: il titolo della preda è schizzato di oltre il 24% nel giorno dell’offerta, superando anche i 710 pence sul listino di Londra. Una scossa al titolo che si era allineato pian piano ai livelli dell’offerta Takeaway e che ora torna su livelli più interessanti, soprattutto per chi, come gli azionisti “ribelli” di Just Eat – Eminence Capital e Aberdeen Standard Investments, che detengono rispettivamente il 4,4 e il 3,7% della preda inglese, si erano lamentati a inizio settembre della proposta di fusione, giudicata troppo favorevole a Takeaway ma riconoscendone il valore strategico, termini finanziari a parte.

…E QUELLI DELL’OFFERTA PROSUS

Di tutt’altro tenore la posizione di Cat Rock Capital, azionista di Takeaway.com col 4,6% delle quote e di Just Eat col 3%, che ha bocciato l’operazione Prosus. Il fondo ha parlato di “enorme sottovalutazione” implicita di Just Eat, calcando l’asticella della valutazione “fair” a 925 pence per azione. Solo così, secondo Cat Rock, Prosus potrebbe valorizzare non solo Just Eat ma anche la sua quota della partecipata brasiliana iFood, di cui il gruppo sudafricano ha la maggioranza. Secondo il fondo l’offerta di Takeaway è “molto più attraente” e consente agli attuali azionisti di continuare in futuro a beneficiare dei risultati del gruppo che nascerebbe dalla fusione. Cosa che, al contrario, sarebbe impossibile con Prosus, dato il tipo di offerta tutta in cash. Cosa succederà adesso? Non è escluso che parta una fase di rilanci, che potrebbero però premiare Prosus, gigante dalle spalle molto larghe in virtù della sua partecipazione nel colosso cinese Tencent, di cui è il primo azionista con il 31 per cento. Quel che è chiaro è che il delivery online si sta avviando a una fase di concentrazione nella quale, come si è visto, vorrebbe essere della partita anche Amazon.

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