Spesa: tutte le novità nel carrello degli italiani

Dal free from al rich in, dal cruelty free al biologico, Nielsen fotografa l’evoluzione del carrello della spesa degli italiani. Con un focus sui prodotti sostenibili che, tra supermercati e ipermercati, valgono 7 miliardi

Com’è cambiato il carrello della spesa degli italiani negli ultimi mesi? Quali sono gli ingredienti “caldi” più alla moda? Le risposte a queste e a tante altre domande le fornisce la nuova edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, la sesta da quando è nato questo progetto (gennaio 2017).

L’ultimo numero dell’Osservatorio Immagino rileva le informazioni, obbligatorie e facoltative, presenti sulle etichette di 106 mila prodotti (contro i 100 mila dell’edizione precedente) digitalizzati da Immagino di GS1 Italy, il servizio web di digital brand content management a cui aderiscono oltre 1.750 aziende di produzione del largo consumo e 25 retailer. Queste indicazioni (come ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) vengono poi incrociate con le rilevazioni Nielsen su venduto (retail measurement service), consumo (consumer panel) e fruizione dei media (panel TV – Internet).

UN NUOVO MODO DI OSSERVARE I FENOMENI DI CONSUMO

L’Osservatorio Immagino ha inaugurato un modo nuovo di guardare i fenomeni di consumo nel nostro Paese e di misurare quelli emergenti, fornendo alla business community un patrimonio informativo prezioso per inquadrare l’evoluzione del mass market e per soddisfare sempre meglio i consumatori” afferma Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. “Inoltre, l’Osservatorio Immagino ha continuato a evolvere per recepire le novità del mercato, ampliando il paniere dei prodotti monitorati e fornendo una panoramica sempre più ampia sull’evoluzione del largo consumo in Italia”.

Immagino-dieta mediterranea

I TEMI CALDI DELL’ULTIMA EDIZIONE

La novità di quest’edizione è il dossier dedicato alla sostenibilità, affrontata, come sempre, dal punto di vista innovativo dell’Osservatorio Immagino: ossia, analizzando come i temi “green” vengono comunicati sui packaging e sulle etichette dei prodotti venduti in supermercati e ipermercati.

Selezionando solo i prodotti accompagnati da indicazioni riferite alla sostenibilità, l’Osservatorio Immagino ha creato un “paniere green” composto da 19.182 prodotti che, nell’anno finito a giugno 2019, hanno sfiorato i 7 miliardi di euro di sell-out nel canale iper+super (+3,4% rispetto ai 12 mesi precedenti). Di questo eco-paniere, poi, l’Osservatorio Immagino ha analizzato quali aspetti della sostenibilità sono segnalati sulle etichette dei prodotti, accorpandoli in quattro aree tematiche (responsabilità sociale, rispetto degli animali, agricoltura e allevamento sostenibili, management sostenibile delle risorse) e misurandone il “peso” in termini di vendite e il trend di mercato.

I 10 MACRO-FENOMENI ANALIZZATI DALL’OSSERVATORIO IMMAGINO

Al dossier sulla sostenibilità in etichetta, l’Osservatorio Immagino affianca il suo abituale monitoraggio dei 10 macro-fenomeni più significativi nell’universo del largo consumo in Italia. Per quanto riguarda il food, si tratta di:

  • Il metaprodotto Immagino: la misura nutrizionale della spesa media italiana;
  • Il richiamo dell’italianità: il “made in Italy”, le Dop e le regioni in etichetta;
  • Il mondo del free from: il trend dei claim consolidati e di quelli emergenti;
  • Il mondo del rich-in: i cibi ricchi o arricchiti e i fenomeni di mercato;
  • Il tema delle intolleranze: la dinamica del “senza glutine” e del “senza lattosio”;
  • Lifestyle: vegetariano, vegano, biologico, halal e kosher. Il cibo identitario;
  • Il mondo di loghi e certificazioni: Faitrade, Ecolabel, Cruelty free. I nuovi valori;
  • Gli ingredienti benefici: dallo zenzero alla mandorla, i sapori del momento;
  • La texture dei prodotti: le caratteristiche organolettiche evidenziate on pack.

A questi si aggiunge un dossier di approfondimento, che comprende:

  • La sostenibilità in etichetta: i claim e le info “green” segnalati sulle confezioni;
  • Il packaging “ecologico”: come e dove sono indicate le info sul riciclo del pack.
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