Il freno di Amazon? Si chiama Covid-19

La compagnia è al lavoro per potenziare il servizio, che nelle scorse ore ha subìto ritardi a causa delle elevate richieste

Anche il mondo digitale fa i conti con la corsa alle scorte indotta dal Covid-19. «Al momento – informa Amazon – le consegne su Prime Now stanno subendo rallentamenti a causa dell’elevata richiesta. Stiamo comunque lavorando per rafforzare il servizio».

Qualche difficoltà in effetti c’è stata: il Corriere della Sera riferisce che a causa dell’anomala impennata degli ordini, per alcune ore sul sito ufficiale dell’azienda ha campeggiato l’annuncio «Oggi le consegne non sono disponibili. A causa della richiesta, le fasce di consegna sono temporaneamente chiuse».

Quanto alla gestione del personale, «Poniamo la massima attenzione al benessere, alla salute e alla sicurezza dei nostri dipendenti – chiarisce Amazon -. Abbiamo chiesto a tutti coloro che risiedono nei comuni interessati dalle ordinanze emanate dalle autorità competenti di rimanere a casa fino a quando le stesse rimarranno in essere, in permesso retribuito. E abbiamo esteso la medesima richiesta a tutti i nostri fornitori con personale residente in questi comuni. Infine, secondo la stessa logica, chi si occupa per nostro conto dei servizi di delivery si sta attenendo a quanto previsto da tali ordinanze, sospendendo le consegne e il ritiro di pacchi e prodotti nei comuni interessati».

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