Coop, Esselunga, Selex e Lidl: la risposta dei retailer al Coronavirus

Anche i retailer fanno i conti con il virus Covid-19. Dopo l’assalto del weekend ai supermercati, ora l’attenzione si sposta sul nodo dell’approvvigionamento

Conferma di un quadro anomalo che al momento viene fronteggiato e gestito. Questo il messaggio lanciato dai retailer, all’indomani della corsa agli scaffali seguita alla diffusione del Coronavirus nel Nord Italia.

COOP: NELL’EPICENTRO DELLA CRISI VENDITE A +50%

Grazie a scorte precauzionali ingenti, Coop ha registrato «nel corso del week end appena trascorso un aumento delle vendite stimabile in un +50% a partire dall’epicentro della crisi (Milano e Lombardia) e via via a scalare allontanandosi da quei territori». Allo stato attuale, «I rifornimenti di merci – fa sapere l’insegna sono regolari e continuativi, i magazzini funzionano a pieno ritmo. Rimane invece la difficoltà di approvvigionamento di articoli quali, in particolare, gel disinfettanti e mascherine che sono andati esauriti e per i quali si sta provvedendo. Contiamo di poterli riavere in assortimento nei prossimi giorni».

Quanto infine alla gestione dei punti vendita, Coop precisa che viene seguito «l’evolversi della situazione adottando di volta in volta le misure di prevenzione indicate dal Ministero della Salute e dalle singole autorità territoriali e distribuendo al personale le 10 regole da seguire diffuse dal Ministero».

ESSELUNGA: POTENZIATI I RIFORNIMENTI

In piena attività è anche la sede di Limito di Pioltello di Esselunga, come pure l’intera rete di negozi dell’insegna. Nessuna disposizione è giunta alla catena relativa alla chiusura di punti vendita o alla necessità di dotare il personale dei negozi di mascherine. La catena conferma un maggior afflusso registrato non solo in Lombardia, ma anche in altri punti vendita presenti in aree al momento meno coinvolte dall’emergenza. E lo stesso vale per l’e-commerce, che ha registrato un picco di richieste sia attraverso il sito sia attraverso la app. Ovviamente sospesa l’attività di consegna nella zona ‘rossa’, cioè nelle aree interdette a causa della presenza di focolai di Coronavirus. Ora lo sforzo passa al fronte degli approvvigionamenti: la merce – assicura Esselunga – arriva in maniera potenziata.

SELEX: AFFLUENZA RECORD, CORRE L’ECOMMERCE

Affluenza oltre le aspettative durante il fine settimana in alcune aree delle regioni più colpite dal contagio per Selex, che registra anche un boom sul fronte dell’ecommerce. «Questa mattina – riferisce l’insegna – il dato di accessi al sito cosicomodo.it ha registrato un picco, corrispondente a un fattore moltiplicatore del “X 70”». Quanto ai rifornimenti, «Siamo concentrati sugli impatti organizzativi logistici, sulle persone e sulle merci, per mantenere un adeguato livello di servizio – spiega Selex -. Nelle “zone rosse” poi la questione richiede particolare attenzione; bisogna infatti organizzare gli spostamenti nel rispetto delle indicazioni che ci vengono trasmesse dai Ministeri coinvolti. »

LIDL: CHIUSO IL POLO LOGISTICO DI SOMAGLIA

Azioni straordinarie quelle messe in campo da Lidl. Che, «Nelle zone della Lombardia dove sono stati identificati i contagi, ha rispettato l’ordinanza del Ministero della Salute di venerdì 21/02/2020 e chiuso sia i punti di vendita sia il polo logistico di Somaglia (LO)». Una misura, quest’ultima, che ha richiesto un intervento a più ampio spettro. «Il rifornimento dei nostri negozi al di fuori della zona rossa, serviti proprio dal polo attualmente inoperativo – riferisce Lidl – viene gestito con il supporto di altre nostre piattaforme logistiche presenti sul territorio». Riaperto invece lo store di Casalpusterlengo, inizialmente chiuso venerdì 21 febbraio: “l’ordinanza comunale lo classifica come attività che eroga servizio di pubblica utilità” precisa la catena.

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