Coop, prezzi bloccati fino al 31 maggio

La nuova misura 'emergenziale' di Coop riguarda tutti i prodotti confezionati industriali di marca e private label per garantire stabilità remunerativa all'intera filera
Coop, prezzi bloccati fino al 31 maggio

Un’iniziativa (al momento) unica a cui probabilmente potrebbero accodarsi altri player della distribuzione. Stiamo parlando dell’importante scelta di Coop di bloccare i prezzi di tutti i prodotti confezionati industriali, sia quelli a marchio Coop sia quelli di marca, per due mesi: fino al 31 maggio prossimo. “Un impegno concreto per proteggere la spesa delle famiglie e per evitare l’insorgere di rischi speculativi – si legge nella nota ufficiale –. Una misura preventiva che abbiamo deciso di attuare a garanzia dei nostri soci e consumatori. Inoltre, se si rendesse necessario, tuteleremo i nostri produttori e allevatori italiani da altri fenomeni speculativi garantendo loro la giusta remunerazione”.

STOP A OGNI LOGICA SPECULATIVA

In una fase di emergenza senza eguali nella storia moderna del nostro Paese, in cui il mondo dell’industria e della distribuzione sono impegnate in prima linea per fronteggiare il Covid-19, Coop s’impegna ad agire sia a monte (verso i  fornitori) che a valle (verso i consumatori) per garantire la stabilità dei prezzi e delle remunerazioni dei diversi attori della filiera. Per questo motivo l’insegna sta contattando i fornitori dei prodotti a marchio al fine di operare insieme per il contrasto ad ogni logica speculativa.

Coop Italia
Maura Latini, Amministratore Delegato di Coop Italia

Tra le filiere coinvolte, Maura Latini, AD di Coop Italia, ha richiamato l’attenzione su quella del latte: “Lì si registra una tensione legata all’eccesso di produzione generato dalla chiusura di alcune tipologie commerciali. Insieme ai nostri fornitori garantiremo agli allevatori che forniscono latte fresco il prezzo precedentemente pattuito. Più in generale ci muoveremo per i nostri prodotti Coop in maniera tale che sia garantito a ogni anello della filiera produttiva del nostro Paese la giusta remunerazione. Mai come ora il nostro primario impegno è proteggere le famiglie e il tessuto produttivo italiano”.

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