L’emergenza rilancia il settore lattiero caseario

I dati di Assolatte indicano una crescita a due cifre dall’inizio della chiusura totale. Nonostante perdite del 30% nell’Ho.Re.Ca.

Sono sempre più numerosi i prodotti del settore lattiero caseario presenti nel carrello della spesa degli italiani in tempi di Covid-19. Secondo l’analisi di Assolatte continuano a crescere gli acquisti di questi alimenti caratteristici della tradizione italiana.

Anche i dati Nielsen relativi all’ultima settimana confermano il trend positivo registrato nella prima parte di marzo. In sostanza, l’operazione #iorestoacasa ha portato gli italiani a ripensare e ridefinire la loro lista della spesa, privilegiando tra gli altri anche alimenti come latte, burro e formaggi.

SEGNALI INCORAGGIANTI DAL LATTIERO CASEARIO

Il trend espansivo è una notizia incoraggiante in un momento come questo, molto difficile per l’intero Paese e particolarmente critico per le nostre imprese, che si trovano a fronteggiare una situazione di drammatica discontinuità – spiega Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte –. La chiusura del canale del ‘fuori casa’ (in particolare pizzerie e mense) ha, infatti, fatto crollare del 30% gli ordini mentre i limiti alle esportazioni stanno ridimensionando molti mercati esteri. Malgrado tutto questo, ci rincuora sapere che i consumatori italiani continuano a privilegiare i nostri prodotti lattiero-caseari. Abbiamo reagito all’emergenza riorganizzando turni e lavorazioni per garantire ai consumatori la stessa qualità di sempre – conclude Ambrosi –. Un percorso difficile, che stiamo portando avanti grazie al contributo fondamentale di tutti i lavoratori delle nostre imprese”.

BURRO, LATTE E MOZZARELLA TRAINANO LE VENDITE

Nel mese di marzo, dalle elaborazioni Nielsen emergono tassi di crescita a doppia cifra per i prodotti del settore lattiero caseario, in particolare latte, burro e mozzarella.

  • Boom del burro

Sono cresciute del +79,7% le vendite di burro nella Gdo italiana nella settimana tra il 16 e il 22 marzo. Un dato che conferma e migliora il +79,1% registrato nella settimana precedente. È quello che Nielsen definisce ‘effetto stock’, e che spinge i consumatori ad assicurarsi di avere in dispensa gli ingredienti e gli alimenti ritenuti indispensabili. Come il burro, appunto, che dà il suo tocco a pasta frolla e pasta sfoglia, besciamella e salsa bernese, risotto alla milanese e sogliola alla mugnaia, shortbread e croissant, e che è insostituibile a colazione sul pane tostato con la marmellata, a pranzo sulla pasta bianca e, nell’aperitivo domestico, sui crostini con le acciughe o con il salmone;

  • Effetto scorta per il latte

Che lo si beva a colazione o a merenda, che lo si usi per cucinare o per preparare torte e dolci, il latte è uno degli alimenti che non possono mancare in casa. Gli italiani se ne sono resi conto, tanto che, durante l’esplosione dell’emergenza coronavirus, ne hanno aumentato gli acquisti. Dopo anni di diminuzione dei consumi di latte, nel mese di marzo le vendite registrano un segno molto positivo. L’effetto scorta da quarantena ha premiato il prodotto che si conserva più a lungo. E così le vendite di latte UHT hanno segnato un +34,1% nella settimana del 16-22 marzo 2020. Un dato che si somma al +62,2% registrato tra il 9 e il 15 marzo;

  • Mai senza mozzarella

È il formaggio più venduto in Italia. E anche in questo particolare momento, la mozzarella ha confermato di essere nel cuore degli italiani. Presente in una delle sue tante forme nel frigorifero di oltre 90 famiglie su 100, nel mese di marzo la mozzarella ha registrato una crescita delle vendite in Gdo. Nielsen ha rilevato un +43,5% nella settimana del 9-15 marzo e un +44,6% dal 16 al 22 marzo.

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