Cibus slitta a maggio 2021

Dopo lo slittamento da maggio a settembre, la XX edizione del Salone internazionale dell’alimentazione è stata riprogrammata dal 4 al 7 maggio 2021. Quest’anno, un forum sull’emergenza Covid

Era nell’aria da giorni, oggi è arrivata la conferma: la XX edizione di Cibus slitta al 4/7 maggio 2021. Ad annunciarlo il Presidente delle Fiere, Giandomenico Auricchio, insieme all’AD, Antonio Cellie, al Presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio e al Direttore Generale dell’ICE, Roberto Luongo. Per quest’anno invece è previsto presso le Fiere di Parma l’allestimento di un padiglione ad hoc per ospitare dal 2 al 3 settembre il Forum ‘Food&Beverage e Covid: dalla transizione alla trasformazione’, un’occasione per fare il punto sulla risposta della filiera agroalimentare all’emergenza Covid-19. Export, nuova organizzazione del lavoro, sostenibilità, accordi di filiera alcuni dei temi che verranno trattati nel Forum, trasmesso anche in diretta streaming.

SETTORE ALIMENTARE IN FRENATA

La conferenza odierna è stata anche l’occasione per fare il punto sulla tenuta del comparto alimentare in questo periodo di emergenza. “I dati Istat hanno confermato che la produzione alimentare a marzo è scesa del 6,5% – ha dichiarato Vacondio un calo mai registrato prima, ma anche la prova che l’alimentare non è esente dall’emergenza. Sono numeri che non avremmo mai voluto leggere, ma che da tempo abbiamo preannunciato: al di là dell’effetto scorte e al netto del fatto che il settore è stato in prima linea durante tutta la Fase 1, l’industria alimentare ha registrato grandi perdite, dovute soprattutto alla chiusura del canale Horeca e alla frenate sulle esportazioni”.

IL NODO EXPORT

A proposito di export alimentare, pur avendo fatto registrare nel 1° bimestre dell’anno un andamento positivo rispetto a quello dell’export totale, la previsione è che potrebbe perdere a breve questo vantaggio contingente. In una nota di Federalimentare si prevede che “l’export subirà un effetto sinergico perverso, tra la caduta internazionale dello sviluppo e l’arresto specifico del canale Horeca, seguito da una sua ripresa molto graduale e comunque insufficiente. In alcuni paesi sono già emersi a marzo e nella prima metà di aprile tagli dell’export fra il 50% e l’80% per i comparti più legati a esso. I tagli hanno colpito proprio i segmenti di prodotto medio-alti che caratterizzano questo canale, i quali offrono i margini migliori alle aziende e contraddistinguono la ‘personalità’ stessa del Made in Italy di settore”.

A fronte di queste difficoltà, immediata anche la risposta dell’ICE che è intervenuta a favore del sistema produttivo italiano con misure di impatto immediato e agevolazioni volte a sostenere le aziende che partecipano alle sue iniziative promozionali. “Di concerto con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono state previste diverse azioni di sostegno – ha confermato Luongo -. Sono state annullate le quote di partecipazione già fatturate dall’Agenzia ICE alle aziende per la partecipazione alle iniziative promozionali e sono in fase di rimborso le spese già sostenute dalle aziende per la partecipazione a fiere ed eventi; sarà offerto gratuitamente un modulo espositivo allestito in tutte le manifestazioni organizzate dall’Agenzia ICE (fiere, mostre autonome, ecc.) che si svolgeranno nel periodo marzo 2020 – marzo 2021, in qualsiasi parte del mondo; per le altre attività, quali seminari, workshop, incoming, ecc., sarà ugualmente garantita a tutte le aziende la partecipazione a titolo gratuito. Sono inoltre partite iniziative per consentire alle imprese di fruire gratuitamente di corsi di formazione e di news provenienti dai Paesi esteri”.

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