Monini 2030: sarà il decennio della sostenibilità

Maria Flora e Zefferino Monini, terza generazione dell’azienda umbra, collegati in web conference da Spoleto insieme con il Direttore Marketing Andrea Marchelli, hanno presentato il “Piano di Sostenibilità 2020-2030”.Un progetto corale, un percorso delineato insieme a The European House-Ambrosetti in occasione del centenario di Monini. “Oggi il mondo ci parla di sostenibilità – spiega Maria Flora Monini –: le sfide sono molte e delicate, oltrepassano i confini nazionali e riguardano tutti. Per questo abbiamo provato a immaginare il futuro che verrà con un orizzonte di 10 anni definendo azioni concrete per un mondo più sostenibile, giusto e consapevole”.

Zefferino Monini ha sottolineato le linee strategiche future dell’azienda: Crescere soprattutto all’estero, puntare sulla qualità per ridare valore alla categoria, sviluppare nuove competenze per crescere e perseguire la massima trasparenza dal campo alla bottiglia”.

TRE AREE DI INTERVENTO

Per “mettere a terra la sostenibilità con scelte concrete”, il progetto si sviluppa su tre filoni: “in campo”, “dentro la bottiglia” e “sulla tavola”. Andrea Marchelli ha sintetizzato gli obiettivi principali da qui al 2030, a cominciare dai primi tre: un milione di olivi messi a dimora, per oltre 50mila tonnellate di CO2 “sequestrate”, 100% degli oliveti coltivati ad agricoltura integrata o biologica ed ecosistemi vocati all’olivo, con il sistema di irrigazione goccia a goccia. “Alta qualità – ha proseguito – per noi significa arrivare al 100% di prodotti di origine italiana certificati con il Consorzio Extravergine di Qualità (nel quale ga deciso di entrare anche Federolio, ndr), aumentare la tracciabilità dei nostri prodotti grazie alla tecnologia blockchain e utilizzare materiali riciclati e ‘leggeri’, disegnando una nuova bottiglia sostenibile”.

Nel frattempo, Monini continua a sostenere la ricerca scientifica sulle proprietà nutraceutiche e nutrigenomiche dell’olio evo, in collaborazione con enti riconosciuti, a cominciare dalla Fondazione Veronesi. Altri obiettivi sono educare 1 milione di ragazzi a una sana alimentazione in oltre 14.000 scuole di Italia, Francia e Polonia e supportare grandi eventi sportivi, incontrando 200mila persone ogni anno. Su questi fronti, Monini ha già investito 10 milioni di euro, che dovrebbero arrivare a circa 25 milioni entro il 2030.

OTTIMI RISULTATI NEL PRIMO QUADRIMESTRE

Monini ha chiuso il 2019 con un fatturato di 144 milioni di euro, 138 addetti e una produzione di 30 milioni di litri. Il 44% del giro d’affari è sviluppato grazie all’export in 60 paesi, il 97% è frutto di prodotto a marchio Monini e l’87% di olio evo. Nel primo quadrimestre 2020 Monini è il brand più venduto a valore e a volume in Italia, con rispettivamente il 9,1% e l’8,8% di quota (fonte: Nielsen HomeScan, totale food, Gen-Apr 20 vs AP). Nello stesso periodo le vendite complessive Monini (Italia+estero) a volume sono cresciute del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. La crescita è guidata soprattutto dai mercati internazionali (+30%).

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