Usa: casse fai da te, ci prova Walmart

Il gigante del retail a stelle e strisce sta conducendo un test in un supermercato in Arkansas per verificare la reale efficienza delle casse fai da te e registrare il feedback dei clienti
Usa: casse fai da te, ci prova Walmart

Se le casse fai da te nel nostro paese sono ormai una costante per qualsiasi supermercato di qualsivoglia dimensione, altrettanto non si può dire per gli Stati Uniti, dove tale servizio stenta a decollare.

SELF-CHECKOUT? NO THANKS

Uno studio di Services Marketing Quarterly, ha mostrato che la diffidenza del popolo americano verso le casse fai da te è dovuto principalmente ad una sorta di “ansia da tecnologia” e alla paura di sbagliare. Va da sé che il campione intervistato era perlopiù composto da persone adulte e che le nuove generazioni hanno già dimostrato di preferire l’e-commerce.

C’è da considerare poi che la casse fai da te sono legate maggiormente ad un concetto di spesa veloce (anche se le cose stanno cambiando) che mal si sposa con l’idea di spesa che hanno gli americani…

PIÙ VELOCITÀ, MENO SOLDI, PIÙ DISTANZIAMENTO

Parallelamente all’esplosione dell’e-commerce in seguito al Covid, Walmart pare comunque intenzionato ad invertire tale tendenza, come dimostra il test attualmente in corso in un supermercato di oltre 50’000 mq a Fayetteville, Arkansas, dove sono state installate 34 casse fai da te.

Un’analisi del portale Dive elenca quelle che dovrebbero essere le motivazioni alla base di tale scelta:

  • Offrire una migliore esperienza agli utenti che non si vedrebbero più costretti e subire la frustrazione di dover correre per posizionarsi nella corsia con meno gente
  • Praticare il distanziamento sociale per operatori e clienti
  • Last but not least, ovviamente risparmiare considerata la minore necessità sia di personale che di ore di formazione

MOLTO SCETTICISMO

Uno dei maggiori esperti americani di retail, Chris Walton, co-CEO del blog OmniTalk e ex Vice Presidente di Target, crede che Walmart incontrerà diversi problemi casomai volesse espandere il test ad altri punti vendita. L’esperimento a Fayetteville, fa notare, beneficerà indubbiamente del fatto che il punto vendita si trova a due passi dalla sede centrale del colosso americano e che venga visitato giornalmente da gran parte dei dipendenti e dei dirigenti.

“Non è ciò che i futuri clienti si aspettano da Walmart, ragioni per cui non credo che questa cosa si diffonderà a macchia d’olio” ha affermato Walton.

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