Covid e crisi, i risultati della solidarietà di Nova Coop

Più di 10 milioni di euro in restituzioni al territorio sono il risultato dei vari progetti avviati nel 2020 dalla cooperativa
Covid e crisi, i risultati della solidarietà di Nova Coop

Il 2020 si è configurato come l’anno della più grave recessione dal dopoguerra, che ha colpito un Paese già economicamente debole. L’emergenza sanitaria e la crisi sociale hanno reso necessario rafforzare ovunque la macchina della solidarietà. Nova Coop si è messa da subito a disposizione del territorio, per intercettare queste problematiche e offrire il proprio supporto a enti locali, presidi sanitari, associazioni di volontariato e altre realtà del privato sociale.

I consuntivi certificano che la cooperativa ha restituito al territorio, nel 2020, un importo complessivo pari a 10.094.715 euro. Dietro ai numeri ci sono molte storie. Come quelle delle collaborazioni, già attive in tutto il Piemonte prima del Covid, per destinare generi di prima necessità ad associazioni caritatevoli e mense per i poveri, a cui si sono aggiunti nuovi progetti solidali per garantire, ad esempio, la spesa a casa ad anziani soli e categorie a rischio contagio nei momenti più duri del primo lockdown.

La pandemia del 2020 ci ha spinto a riorientare le nostre attività per usare le nostre competenze, le nostre strutture e le persone per offrire un aiuto concreto ad un’emergenza sanitaria che di giorno in giorno si stava trasformando anche in una bomba economica e sociale” – ha sottolineato il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive (nella foto). “Nel secondo semestre ci siamo concentrati di più su iniziative che potessero generare impatti ‘di sistema’, sostenendo iniziative che potessero favorire il potere di acquisto dei consumatori e sostenere le filiere di produttori piemontesi presenti tra i nostri fornitori in una congiuntura delicata”.

I PROGETTI DI SOLIDARIETÀ DI NOVA COOP

Il progetto Buon Fine, il piano di recupero delle eccedenze alimentari, ha permesso di ridurre lo spreco e destinare prodotti perfettamente edibili ad organizzazioni di volontariato per la preparazione di pasti alle persone in stato di indigenza per un valore pari a 5,68 milioni di euro.

Ulteriori contributi in merci e denaro sono stati devoluti ad amministrazioni locali, enti e associazioni per sostenere i servizi attivati localmente di voucher o pacchi spesa ai nuclei familiari con particolari necessità.

Alcuni servizi di sostegno alle persone sono nati per rispondere a particolari segnalazioni giunte dal territorio, come la fornitura di beni di prima necessità – durante il primo lockdown – agli ospedalizzati Covid e ai loro figli. Nel corso del 2020 Nova Coop ha esteso il proprio servizio di acquisto online e consegna della spesa a domicilio Coop a Casa a nuovi comuni del torinese e alle province di Biella, Cuneo e Novara, introducendo la consegna gratuita per gli over 65, per contribuire a proteggere dal contagio una delle categorie più a rischio.

DALL’AIUTO ALLA SCUOLA ALLA SPESA SOSPESA

Per supportare il mondo della scuola, Nova Coop ha continuato a proporre attività di Educazione al consumo consapevole (200 mila euro), a sostenere le scuole del territorio con la fornitura gratuita di materiali didattici e informatici attraverso il progetto Coop per la Scuola (un milione di euro), ha promosso la giornata di raccolta di materiali scolastici da devolvere alle famiglie bisognose Dona la Spesa – Speciale scuola e fatto donazioni straordinarie di materiali tecnologici in alcune scuole per offrire il servizio di Didattica a Distanza anche a studenti privi dei mezzi necessari.

Nel corso dell’anno l’onda della solidarietà ha raggiunto molte realtà che avevano messo in piedi iniziative specifiche per l’emergenza Covid; tra queste l’iniziativa della Croce Rossa Il tempo della gentilezza, per consegnare cibo e medicinali a domicilio alle persone fragili (63 mila euro). Inoltre ha mantenuto vive altre collaborazioni di straordinario valore come quella con Banca Etica (33.500 euro) e il sostegno alla ricerca scientifica condotta dall’Istituto di Candiolo (111 mila euro).

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