Carrefour Italia entra in AssoBio

Sono più di 100 gli aderenti all’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici
Carrefour Italia entra in AssoBio

AssoBio continua a crescere, e con il recente ingresso di Carrefour Italia, catena della Gdo con oltre 1450 punti vendita in 18 Paesi, salgono ad oltre 100 gli aderenti all’associazione italiana che riunisce le imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici.

L’adesione di Carrefour Italia – sottolinea Roberto Zanoni (nella foto), presidente di AssoBiorappresenta per noi un grande motivo di orgoglio, non solo in quanto parliamo di uno dei più importanti player della Gdo, ma anche in virtù della grande attenzione che Carrefour sta riservando al settore biologico, confermata dall’inserimento di nuovi prodotti negli assortimenti e dal sostegno di piccoli produttori locali”.

Gilles Ballot, direttore Merci, Marketing e E-Commerce di Carrefour Italia, sottolinea: “L’impegno per una maggiore democratizzazione del Bio è uno dei pilastri della nostra strategia di Transizione Alimentare per Tutti, che ha l’obiettivo, attraverso azioni quotidiane e concrete, di offrire a tutti i consumatori accesso al cibo di alta qualità sicuro e ad un prezzo giusto e alla portata di tutti. Siamo dunque felici di essere parte di una realtà come AssoBio, con cui sono certo potremo perseguire il comune obiettivo di sostegno e diffusione del bio sul mercato italiano”.

I NUMERI DI CARREFOUR ITALIA

Carrefour Italia, con una cifra d’affari pari a 4,66 miliardi euro (2020), opera su tutto il territorio nazionale con oltre 1.450 punti vendita suddivisi in Ipermercati Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express e Cash and Carry (Docks Market e GrossIper).

Presente in 18 regioni italiane, l’insegna impiega oltre 16mila persone. A partire dal 2018, ha implementato il programma “Act for food”, lanciato a livello di Gruppo, con l’obiettivo di diventare leader mondiale nella transizione alimentare. I focus del programma sono: controllo delle filiere anche attraverso la tecnologia blockchain, maggiore accessibilità al biologico per tutti, difesa dei piccoli produttori locali, servizi efficienti e innovativi e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di tutto il territorio italiano.

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