Fico parte seconda: ciak, si gira pagina in cerca di un rilancio

Il grande parco agroalimentare bolognese a partire dal prossimo 22 luglio riapre i battenti dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia. Un format che si presenta leggermente rivisto e nel quale la componente ludica acquisisce più importanza
Fico parte seconda: ciak, si gira pagina in cerca di un rilancio

Dopo la lunga chiusura dovuto al Covid, Fico non si dà per vinto e torna in pista con un nuovo format. Lasciandosi alle spalle l’orribile anno e mezzo coinciso con l’inizio della pandemia sanitaria a marzo del 2020, il mega parco agroalimentare allestito alle porte di Bologna riapre i battenti a partire dal prossimo 22 luglio (con anteprima il 7 luglio dalle ore 19:00).

LA SECOND CHANCE PARTE CON 5 MILIONI DI INVESTIMENTO

Un secondo tentativo di ridare vigore a un progetto partito con un carico molto elevato di aspettative ma che, di fatto, non è mai riuscito a imporsi definitivamente. La pandemia ha solo ulteriormente aggravato una situazione già di per sé deficitaria. Lo scorso anno la gestione di Fico ha chiuso il bilancio in profondo rosso, accusando una perdita superiore ai 4 milioni di euro e un fatturato ridotto di un quinto rispetto al 2019, a sua volta in segno negativo per circa 3 milioni di euro. Numeri che fotografano l’insuccesso del progetto, ma che non sono sufficienti ad abbattere gli auspici di rinascita da parte degli stakeholder che ne sono a capo, come appunto conferma l’imminente riapertura annunciata in pompa magna. Innanzitutto, forte di un investimento di 5 milioni di euro raccolti tra i vari soci, il parco si arricchisce di un’area ludica dedicata ai più piccoli, una sorta di struttura giochi molto ampia e pensata in stile luna park con tanto di giostre a forma di cibo. Ciò conferma che il target prioritario è ora e a tutti gli effetti quello composto dalle future generazioni di consumatori.

SETTE SPAZI TEMATICI, MA IN PIÙ FICO FA 13

Varcato l’ingresso si accede a un percorso delineato in 7 diversi spazi tematici, lungo il quale l’offerta ristorativa e alimentare è stata pensata incurante di un numero notoriamente legato alla scaramanzia, vale a dire il 13. Tanti sono, infatti, i nuovi ristoranti che animano i vari padiglioni, ma tredici sono anche i corner dedicati allo street food, nonché il numero di fabbriche in cui andranno in scena tutorial animati e show didattici multimediali per permettere ai visitatori di conoscere il cibo in profondità. In altre parole: la biodiversità finisce ancora di più sotto la lente, attraverso insegnamenti e corsi didattici innovativi. Perché il cibo è buono e divertente, come precisano i responsabili di Fico che, in vista della riapertura, hanno voluto chiamare a raccolta la stampa presso la sede di Confcommercio a Milano, per raccontare nei dettagli le principali novità.

Una visita all’interno di una fabbrica

«Nonostante un ultimo anno e mezzo di grande difficoltà, la mission di Fico rimane sempre quella: valorizzare l’enorme biodiversità del cibo italiano e questa esperienza viene oggi vissuta in maniera ludica e divertente – ha dichiarato Nicola Farinetti. A.D. di Eataly Spa (nella foto principale a sinistra) –. Vogliamo coinvolgere i giovani e iniziare con loro un percorso educativo sul food. Per questo sono previsti ancora più open day dedicati a favore delle scuole. Anche perché in passato i bambini sognavano di fare i calciatori, ora magari aspirano a diventare in futuro dei grandi esperti di cibo».

UN’ESPERIENZA CHE COINVOLGE TUTTI I CINQUE SENSI

La seconda vita di Fico sarà anche centrata sul concetto della multisensorialità. «Il rilancio del parco verterà su un’esperienza sensoriale completa: gustare, toccare, annusare, guardare e ascoltare – ha aggiunto a sua volta Stefano Cigarini, nominato da inizio anno Ceo di Fico Eataly Italia (nella foto principale, a destra) –. Torniamo con un layout rivisto, in cui riprendiamo l’idea del parco divertimenti suddiviso in aree tematiche. Solo che, a differenza di Disneyland, il nostro spazio Harry Potter è il culatello».

I BIGLIETTI VARIANO A SECONDA DELLA FOOD EXPERIENCE DESIDERATA

Con la riapertura, l’accesso a Fico prevede ora un biglietto d’ingresso da 10 euro che può salire fino a un massimo di 59 euro a seconda delle esperienze che ogni visitatore vuole fare (consultare sito: www.fico.it). Gli orari prevedono la chiusura serale alle 22 ogni giorno della settimana, a eccezione del sabato quando le luci si spegneranno a mezzanotte. Obiettivo dichiarato dai responsabili del parco: raggiungere entro il 2024 il milione di visitatori all’anno. Secondo obiettivo: creare dentro la mega struttura un museo del cibo e della gastronomia tra due massimo tre anni. Nel frattempo si sta pianificando la possibilità di accogliere temporaneamente le partite del Bologna Calcio (con la creazione di una Fico Arena), in attesa che siano completati i lavori di ammodernamento dello Stadio Dall’Ara.

© Riproduzione riservata