Olio, siglata l’intesa tra Consiglio oleicolo internazionale e Fao

L'obiettivo è quello di intensificare la cooperazione tecnica e scientifica a sostegno del settore olivicolo globale
Olio, siglata l’intesa tra Consiglio oleicolo internazionale e Fao

La 113esima sessione dei membri del Consiglio oleicolo internazionale (Coi) si è chiusa nei giorni scorsi con la firma di un accordo di collaborazione tra lo stesso Coi e la Fao. L’obiettivo è intensificare la cooperazione tecnica e scientifica a sostegno del settore olivicolo globale. L’intesa è stata firmata da Abdellatif Ghedira, direttore esecutivo del Coi, e da Mohammed Manssouri, direttore del Centro investimenti della .

La prossima sessione si terrà nel novembre 2021 a Tbilisi, in Georgia, mentre la sessione plenaria si svolgerà il 25 novembre 2021 – e il giorno successivo si celebrerà la Giornata mondiale dell’olivo.

L’ACCORDO TRA COI E FAO

Nel documento siglato tra le due istituzioni internazionali, il ruolo del Consiglio oleicolo internazionale (Coi) e della Fao è definito complementare e cruciale per:

  • Garantire la sicurezza alimentare, stabilendo una legislazione armonizzata a livello internazionale che protegga consumatori e produttori;
  • Rendere il settore olivicolo più produttivo e sostenibile, promuovendo la cooperazione tecnica e il trasferimento di tecnologie, e sostenendo iniziative di ricerca e sviluppo;
  • Ridurre la povertà rurale attraverso la promozione del consumo di prodotti olivicoli, la diffusione di informazioni sull’economia olivicola e il miglioramento del clima imprenditoriale per gli investimenti;
  • Abilitare sistemi agroalimentari olivicoli che siano inclusivi ed efficienti, promuovendo la conservazione ambientale e la produzione sostenibile, condividendo dati, conoscenze e competenze relative al valore dell’oliva;
  • Aumentare la resilienza del settore olivicolo, incoraggiando lo scambio di informazioni ed esperienze nel campo fitosanitario dell’olivicoltura e sulla conservazione delle fonti genetiche dell’olivo.

Tutte queste azioni mirano a:

  • Sviluppare un programma di attività per aumentare le capacità degli operatori istituzionali e privati lungo tutta la catena del valore;
  • Sensibilizzare le parti interessate alla qualità dell’olio d’oliva;
  • Sfruttare le conoscenze e le competenze del Coi e della Fao sulla protezione delle piante, in particolare sulla difesa dalla Xylella fastidiosa , per fornire messaggi coordinati sull’argomento ai membri di entrambe le istituzioni;
  • Sfruttare le conoscenze e le competenze del del Coi e della Fao sulle risorse genetiche per pianificare e implementare attività relative all’identificazione, conservazione e utilizzo delle risorse genetiche dell’olivo in collaborazione con i Paesi membri di entrambe le istituzioni;
  • Raccogliere e diffondere informazioni e statistiche chiare e accurate sulla filiera e sui mercati delle olive e dell’olio d’oliva.

In concreto, l’attuazione di queste azioni nell’immediato consentirà di:

  • Condividere e diffondere conoscenze su nuove tendenze e driver che possono avere un impatto sullo sviluppo del settore olivicolo;
  • Sviluppare materiale didattico, formazione e attività di sensibilizzazione sulla qualità dell’olio d’oliva e sulle pratiche di produzione sostenibile;
  • Promuovere la collaborazione tecnica per sostenere il dialogo politico nel settore dell’olio d’oliva.

La formalizzazione di questo rapporto attraverso un memorandum d’intesa ci permette di inquadrare la portata del nostro rapporto già di lunga data” – ha commentato il direttore esecutivo del Coi, Abdellatif Ghedira.

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