Opera Olei, un 2020 all’insegna dell’eccellenza

Sei aziende in sei regioni diverse, tutte specializzate nella produzione di olio extravergine monovarietale, l’anno scorso le consorziate di Opera Olei hanno raggiunto una produzione totale di oltre 14.000 quintali
Opera Olei, un 2020 all’insegna dell’eccellenza

Con sei aziende dislocate in altrettante regioni italiane e una produzione totale di oltre 14.000 quintali, il Consorzio Opera Olei rappresenta il comparto dell’olio extra vergine di eccellenza, sempre alla ricerca di un perfetto connubio tra cultura, tradizione e voglia di innovazione.

Del Consorzio Opera Olei fanno oggi parte: Olearia San Giorgio di San Giorgio Morgeto (Calabria), Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Trentino), Frantoi Cutrera dei Monti Iblei (Sicilia), Azienda Agraria Viola di Foligno (Umbria), Frantoio Franci di Montenero d’Orcia (Toscana), Mimì di Modugno (Puglia).

Quando si lavora con la natura non ci si può mai fermare – spiega Riccardo Scarpellini, presidente del Consorzio Opera Oleie i lavori di accrescimento del patrimonio arboreo o aggiornamenti tecnologici nei frantoi sono all’ordine del giorno. Le iniziative e i progetti messi in campo negli anni passati e in questi mesi dai soci del Consorzio sicuramente hanno un elemento che li accomuna: migliorare sempre la qualità di un prodotto come l’olio evo monovarietale, che rappresenta un’eccellenza del nostro Paese sempre più apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo”.

I sei soci hanno infatti messo in programma una serie di iniziative focalizzate sui fronti della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare, dell’utilizzo di energie rinnovabili, dell’innovazione nei campi e nei frantoi.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Al primo posto negli investimenti troviamo i progetti di manutenzione degli apparati esistenti e la messa a dimora di nuove piante, con lo scopo di aumentare la sostenibilità delle produzioni.

Sono circa 500 le cultivar riconosciute in Italia – spiega Marco Viola dell’Azienda Agraria Viola di Foligno (Umbria) – ognuna di esse rappresenta l’unicità e l’espressione più vera di ogni singolo territorio. In considerazione del piano di filiera della Regione Umbria, dedicato all’olivicoltura, abbiamo previsto la messa a dimora di nuovi ulivi, privilegiando cultivar autoctone in modo tale da preservare la biodiversità del nostro territorio, mantenendo integra l’eccellenza e la caratterizzazione dei nostri oli extra vergine di oliva”.

Analogo il percorso intrapreso in Sicilia dai Frantoi Cutrera. “Nel 2021, dopo tre anni di lavoro – racconta Salvatore Cutreraconcluderemo un progetto davvero originale nel mondo della produzione di olio extra vergine di oliva: un nuovo stabilimento produttivo che diventerà un polo di ricerca e sviluppo, un vero centro di scambio e cultura per l’evo. Un frantoio all’avanguardia nel suo genere per innovazione e tecnologia in cui il 95% dell’energia impiegata proviene da fonti rinnovabili come biomassa, termico solare e fotovoltaico”.

L’OLIVA, AL 100%

Nell’ultimo biennio – spiega Mimmo Fazari dell’Olearia San Giorgio in Calabria – nel nostro frantoio abbiamo investito in un sistema di estrazione dell’olio extravergine con il metodo continuo a gramolazione innovativa ViscoLine di Alfa Lalval. Questo ci consente sia di mantenere alto il livello di produzione che di ridurre gli sprechi di acqua e di energia, migliorando ancora di più il gusto del prodotto finito”.

QUALITÀ

In Toscana il Frantoio Franci amplierà la struttura per circa 2500 mq. “I nuovi spazi – spiega Giorgio Franciserviranno per continuare a lavorare in modo efficiente grazie all’installazione di una nuova linea 4.0 per la lavorazione delle olive, dove tecnologia ed innovazione saranno al servizio della nostra esperienza per migliorare sempre più la qualità dei nostri oli. Stiamo lavorando anche per un nuovo deposito, un magazzino, l’area di imbottigliamento ed una terrazza panoramica a 360 gradi su Maremma, Monte Amiata e Val d’Orcia, che sarà il giusto palcoscenico sulla qualità dedicata a ospiti e degustazioni. Oltre a questo è già in opera la messa a dimora di oltre 12.000 olivi entro il 2021, utilizzando varietà tipiche toscane che si prestano ad innovativi sistemi di produzione”.

Ampliamento e area vendita anche per Donato Conserva di Mimì in Puglia: “Negli ultimi anni il turismo enogastronomico ha coinvolto numerosi visitatori italiani ed esteri: per noi è l’occasione per far conoscere al meglio un prodotto unico come l’olio evo monovarietale. Una struttura ricettiva e di ristorazione all’interno della nostra azienda accoglieranno visite e degustazioni guidate dove l’olio verrà anche abbinato ai piatti della tradizione: finalmente l’olio protagonista della tavola e non un semplice condimento”.

TRA PASSATO E FUTURO

In Trentino, Agraria Riva del Garda porterà avanti la prova clinica dell’estratto di polifenoli ricavato dalle olive dei suoi soci. “La prova di questo prodotto – spiega il direttore generale Massimo Fiagià condotta con successo sugli animali, ha per obiettivo quello di osservare gli effetti benefici che polifenoli di alta qualità hanno sulla salute umana. Questo studio, svolto in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, è solo l’anello più recente di una lunga catena di progetti di ricerca e sviluppo a sostegno dell’economia circolare del territorio altogardesano“.

Gli oli del Consorzio Opera Olei sono:

  • L’Ottobratico (Olearia San Giorgio),
  • 46esimo Parallelo (Agraria Riva del Garda),
  • Primo (Frantoi Cutrera),
  • Il Sincero (Azienda Agraria Viola),
  • Villa Magra Gran Cru (Frantoio Franci),
  • Coratina (Mimì)
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