Ergon rinnova il Cda e avvia la semplificazione

La società che possiede i marchi Despar, Ard e Altasfera sarà composta solo dalla capogruppo e da alcune società operative. Ergon non sarà più un consorzio e sarà proprietaria dell'intera rete di negozi
Ergon rinnova il Cda e avvia la semplificazione

Dopo la presentazione del bilancio consolidato (609 milioni di ricavi +18%, un patrimonio di 47 milioni e un MOL di 17 milioni) Syneos – capogruppo di Ergon (Despar, Ard e Altasfera), ha iniziato l’indirizzo per la semplificazione del gruppo. Dopo i tempi tecnici necessari, esso sarà composto dalla capogruppo e da poche società operative, la maggiore delle quali sarà Ergon che abbandonerà la sua struttura consortile per detenere quindi l’intera rete di negozi, per continuare a svilupparla attraverso un’organizzazione strutturata per business unit.

L’assemblea di Ergon ha rinnovato il Cda che è composto da 7 consiglieri, dei quali Paolo Canzonieri sarà il presidente e Marco Sgarioto (nella foto) l’Amministratore delegato, mentre al tavolo del consiglio siederanno Gaetano Alioto, Clara Cavalieri, Stefania Di Quattro, Fabiano Iacono e Danilo Occhipinti. Maria Luisa Maione è il sindaco unico, mentre la revisione è affidata alla società EY.

Il nuovo presidente e l’Ad di Ergon hanno fatto il punto sul piano triennale 2021-2023, già aggiornato perché i risultati previsti a suo tempo per il 2023 sono stati conseguiti in anticipo.

Dichiara, il presidente Paolo Canzonieri: “Gli andamenti sono ottimamente in linea con il nuovo piano, grazie a un equilibrio tra i margini, che dovranno garantire adeguata competitività alla rete diretta e affiliata, e i costi che, in riduzione anche grazie alla semplificazione societaria, saranno costantemente monitorati per assicurarne adeguato equilibrio”.

Marco Sgarioto, Ad, afferma: “Lo sviluppo avverrà sia per linee interne, con ammodernamenti e ristrutturazioni dell’esistente, sia per linee esterne attraverso l’acquisizione di posizioni nuove o esistenti che abbiano elevati standard commerciali. Entrambe le linee di sviluppo prevedono investimenti nel triennio per complessivi 32 milioni di euro, ampiamente sostenibili in relazione alla redditività e ai flussi.”

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