Linkontro, conclusa a Venezia l’edizione 2021

Economisti, manager e opinion leader si sono confrontati sul futuro di imprese, mercati, ambiente e società
Linkontro, conclusa a Venezia l’edizione 2021

Linkontro, l’evento più importante del largo consumo che Nielsen organizza da oltre 30 anni in Sardegna, è ripartito quest’anno da Venezia. All’hotel JW Marriott si sono dati appuntamento importanti manager e imprenditori per parlare di futuro, insieme a economisti, filosofi e scrittori. “Ci incontriamo per intercettare i segnali di cambiamento e di trasformazione che guidano le imprese verso un futuro più virtuoso, inclusivo e sostenibile” ha spiegato Stefano Galli, chairman de Linkontro. Al convegno hanno partecipato 102 aziende e 166 imprenditori e manager. Oltre a numerosi manager di NielsenIQ come Luca De Nard, da alcuni mesi CEO Italy, Patricia Daimiel President South Europe, Samantha Rovatti West Europe Marketing and Communication Leader e Sara Beretta Industry Director. Presente dalla prima edizione Roberto Gritti, Senior Advisor Linkontro.

QUANDO VALERIA AVRÀ 20 ANNI…

Il convegno è dedicato a Valeria, una persona nata quest’anno e che avrà 20 anni nel 2041. Vincenzo Perrone, professore di Organizzazione aziendale presso l’Università Bocconi, e Joseph Stiglitz (nell’immagine principale), premio Nobel per l’Economia e professore alla Columbia University di New York hanno impartito due interessanti lezioni di economia. Andrea Montanino, Chief economist di CPD Cassa Depositi e Prestiti, ha descritto le 10 sfide dell’Italia e dell’Europa: “In Italia grazie al Recovery Plan e ai fondi strutturali saranno disponibili 360 miliardi di euro. Oggi in Europa siamo all’ultimo posto per la capacità di impiego. Dobbiamo spendere bene questi soldi per far aumentare il Pil. 

Preoccupa l’aumento del debito pubblico pro capite e la leva finanziaria delle imprese, il rapporto debito/equity. Fondamentale sarà far crescere le imprese, soprattutto quelle di medie dimensioni non quotate. Oggi sono solo 6.000, ma dobbiamo arrivare almeno a 8.000″. 

Al convegno di apertura sono intervenuti poi Catia Bastioli Ceo Novamont per parlare di economia circolare e il giornalista scrittore Mario Calabresi, il quale ha raccontato la storia esemplare di Veronica Yoko Plebani, medaglia di bronzo nella gara di triathlon alle Paraolimpiadi di Tokyo 2020. Vinta grazie alla volontà di voler ripartire con molta fatica. “Mio nonno mi diceva che faticare rende tutti migliore” ha confessato Calabresi.

IL SECONDO GIORNO DE LINKONTRO NIELSENIQ

La seconda giornata dei lavori si è aperta con l’intervento di Eugenio Puddu, partner Deloitte, secondo il quale le leve che le imprese devono esercitare per crescere nel futuro e per una loro maggiore competitività sono da individuare nella “sostenibilità, digitalizzazione e ecosistema.”

A seguire Stefano Barrese, della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha previsto che: “il nostro Paese ha le condizioni per crescere bene pur avendo un debito importante. Le capacità delle aziende sono aumentate, così come è cresciutol sistema bancario. Usciamo insieme molto rafforzati. Per i fondi del Recovery Plan, pari a 170 miliardi di euro, abbiamo gli strumenti per lavorare con le imprese. Per esempio prestiti fino a 2 milioni restituibili entro 20 anni con la copertura della garanzia che arriva fino all’80% e accordi con la Sace”.

“Correre più veloci della ripresa” è stato il titolo dell’intervento di Christian Centonze, Sales Leader Consumer Intelligence di NielsenIQ, che ha teorizzato i tre ingredienti che saranno necessari per gestire il futuro: demografia, economia e tecnologia. Tra questi, solo l’ultima voce è aumentata per un valore di +460 milioni di ore sul web al mese negli ultimi 12 anni mentre i primi due sono tutti negativi.

L’e-commerce rappresenta oggi il canale elettivo per gli acquisti premium e l’omnicanalità è il tassello chiave per costruire relazioni con i clienti a maggior valore aggiunto.

Sul Largo Consumo gli effetti del digitale sono molteplici e attuali. Tra questi, la riduzione dell’asimmetria informativa che porta a una maggiore pressione sui margini, la crescente richiesta di contenuto di servizio, la semplificazione del processo di acquisto e della user experience, la moltiplicazione delle occasioni di contatto con il cliente. Infine la frammentazione delle esigenze del consumatore, che richiede una sempre maggiore personalizzazione del bene.

L’impatto asimmetrico delle crisi polarizza dunque il Largo Consumo. Sono i segmenti super premium a crescere più velocemente, ma avanza anche il ‘primo prezzo’.

Infine tra 10 anni ci sarà una drastica riduzione delle famiglie con figli a favore invece di coppie mature (56-70). Questo porterà a un impatto radicale sulla composizione dei nuclei famigliari e sui relativi consumi.

A seguire una tavola rotonda moderata da Stefano Galli di Nielsen con Irene Rizzoli, a.d. di Delicius RizzoliMarco Travaglia, presidente e a.d.  di Nestlé ItaliaAmbrogio Invernizzi, presidente di Inalpi e Francesco Pugliese a.d. di Conad.

La Rizzoli ha sostenuto che “bisogna puntare sulla ricerca e sull’innovazione, i due fattori che hanno permesso a Delicius di sviluppare un disciplinare di produzione e di sostenibilità e di comunicarlo ai consumatori, disponibili a pagare di più per acquistare prodotti sostenibili. Il territorio di Parma inoltre ci ha aiutato a implementare queste strategie grazie alle competenze che si trovano in zona”. Travaglia ha affermato che “la crescita c’è ed è forte. L’abbiamo vista in luglio, quando si sono registrati tassi di crescita che non si vedevano da anni.” Tre sono i concetti sviluppati: la constatazione che la complessità dei sistemi si risolve con la collaborazione, che è necessario il coraggio per provare a guardare il futuro con occhi diversi e infine che si devono sviluppare le competenze digitali, guardando anche alla sostenibilità. In risposta a tutto ciò le risorse umane e la loro formazione, la cultura, e le competenze rappresentano la chiave di volta per il futuro delle imprese. 

Per Invernizzi è stato fondamentale costruire un sistema di alleanze grazie alla loro rinnovata collaborazione con Ferrero e grazie anche agli allevatori, con i quali è stata organizzata al meglio la filiera e si è valorizzato il territorio.

Pugliese ha detto che “non ci sono risposte uguali per tutti e bisogna agire con coraggio e precisione per implementare strategie diverse in funzione della conoscenza selettiva dei consumatori di quella micro zona. Sono necessari coraggio e responsabilità ma anche il sapere prendere posizioni poiché quello che succederà domani dipenderà molto dalle prese di posizioni di oggi”.

Anche per Roberta Cocco, assessore del Comune di Milano alla Trasformazione digitale e Servizi civici, la tecnologia svolge un ruolo di primaria importanza come servizio per la società, per il pubblico, per il privato, per la creazione di network con le città internazionali.

Francesca Vecchioni, presidente di Diversity,un’organizzazione no profit impegnata a promuovere l’inclusione sociale e il benessere organizzativo, ha spiegato quali sono le sfide della diversità e dell’inclusione, quelle di persone considerate ‘diverse’ che in Italia sono 5 milioni che rappresentano l’8% della popolazione. Etnia, religione, sesso e altri valori non possono infatti essere considerati come minoranze. Si tratta di persone che a loro volta sono consumatori e consumatrici consapevoli e responsabili, e che spesso scelgono brand inclusivi, ovvero quei brand che hanno “il coraggio di posizionarsi”.

Gilberto Pichetto Fratin, viceministro dello Sviluppo Economico, ha fatto un breve intervento.

La parola è passata quindi a Umberto Galimberti, filosofo, scrittore, giornalista e opinionista di Food,che haaffermato che “i giovani stanno male perché non vedono il futuro, alla pari di quanto sosteneva Nietzsche nella sua teoria del nichilismo. Ciò che manca è lo scopo e il futuro non è una promessa. Ai giovani bisogna insegnare i sentimenti. Anche il dolore. Purtroppo mancano professori carismatici e capaci di insegnare. I genitori non dovrebbero parlare con i professori. Bene sarebbe che dialogassero direttamente gli studenti con i loro professori. Poi i giovani sono sfruttati con contratti Co.Co.Co, a termine e poco pagati. Oggi la politica ha passato le scelte all’economia e alla tecnica”.

Infine sono arrivate le conclusioni di Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione, il quale ha espresso il suo favore per l’attuale premier Mario Draghi e per il suo operato.

Linkontro è stato coordinato con abilità e professionalità da Stefano Galli, Intelligent Analytics Director South Europe di NielsenIQ, e Andrea Cabrini, Direttore di ClassCnbc e vicedirettore di MilanoFinanza.

FARE LA SPESA NEL 2041

Abbiamo chiesto a diversi partecipanti e relatori come e dove farà la spesa Valeria nel 2041? Quanto peseranno le vendite online rispetto a quelle tradizionali?  Ecco alcune risposte.

Luca De Nard, Ceo Nielsen, che ha lavorato in Corea del Sud dove l’e-commerce ha una quota del 50%, prevede che anche in Italia avremo queste percentuali. Francesco Pugliese, a.d. Conad, Alessandro Camattari, direttore commerciale e marketing di Sigma, Michele Fochi, direttore Business Unit Salumi di Galbani, Corrado Bianchi, managing director di Perfetti Van Melle Italy,pensano che ci si fermerà al 10 per cento. Appena di più al 15% troviamo invece Francesco Del Porto, President Region Italy & Global Chief Customer Officer di Barilla, Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, Mario Gasbarrino, a.d. di Decò, Andrea Colombo, direttore commerciale di Conserve Italia, Giovanni Arena, presidente di Aicube 4.0 e Marco Bordoli, a.d. di Crai. Tra i più fiduciosi ci sono invece Andrea Panzani, a.d. di Valsoia con un 20% e Alessandro d’Este, a.d. di Ferrero che prevede un 25%, e che pensa sarà sempre più strategico conoscere i comportamenti di acquisto nei punti vendita attraverso le vendite sull’e-commerce. L’esperienza di Delicius Rizzoli in UK nei punti vendita Ocado fa ben sperare Irene Rizzoli che pensa si potrà toccare un 25% così come anche Eleonora Graffione, presidente Gruppo Coralis, che ugualmente si attesta su questa percentuale.

Marco Travaglia, presidente e a.d. di Nestlé Italia crede che si potrebbe arrivare al 25% con due categorie di prodotti: il caffè e il pet food. Singolare infine la risposta di Montanino di Cpd: “Valeria potrebbe andare a vivere in campagna, ma essere collegata con il mondo grazie alla fibra ottica superveloce. Farà pochi ordini online perchè i prodotti li coltiverà nel suo orticello”. Giambattista Vico docet.

Paolo Dalcò

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