Mutti presenta il primo bilancio ambientale

L’attenzione all’ambiente è nel Dna dell’azienda, che negli ultimi anni ha avviato diversi progetti a favore della sostenibilità. E molti altri sono in cantiere
Mutti presenta il primo bilancio ambientale

1,72 GigaJoul di consumi energetici per prodotto finito; 1.500 tonnellate di CO2 risparmiate dal 2018 al 2020 grazie agli impianti fotovoltaici; 81% dei rifiuti recuperato o riciclato; 99% degli imballaggi primari e secondari riciclabili nel 2020 (di cui ¼ deriva da materiale riciclato) con l’obiettivo del 100% per il 2021; 1.100 piante messe a dimora nel 2020 a favore dell’iniziativa Mille Querce, che fa parte del progetto di riforestazione KilometroVerdeParma: sono questi alcuni numeri del primo bilancio ambientale del Gruppo Mutti presentato a Cibus 2021.

MUTTI E AMBIENTE: UNA QUESTIONE DI DNA

Il tema della sostenibilità è oggi prioritario – dichiara Francesco Mutti, Amministratore Delegato Muttisia a livello aziendale sia a livello individuale. Il nostro lavoro è dialogare con la natura e per questo non abbiamo voluto fare un bilancio sociale, ma solo ambientale, una tematica nel nostro Dna, al centro dei nostri progetti da tanti anni. Il bilancio è una messa a sistema della situazione attuale. Abbiamo lavorato per un paio di anni con l’Università Sant’Anna di Pisa per riuscire a intercettare ogni possibile impatto significativo che l’azienda poteva avere sull’ambiente: dal modo in cui coltiviamo il pomodoro alla quantità d’acqua; dall’inbound del pomodoro stesso all’utilizzo energetico dell’impresa; dall’indice di cementificazione dell’azienda alla quantità di scarti emessi e alle modalità di riciclo e di riuso. Il nostro è un tentativo di fare la fotografia più dettagliata di questo insieme: il percorso è molto complesso, ma l’obiettivo è provare a essere il più performanti possibili e dare vita a una strategia green sistematizzata. Anche per questo abbiamo stanziato 1,5 milioni di euro per il periodo 2022-24 dedicati esclusivamente a progetti di sostenibilità ambientale”.

Francesco Mutti, AD di Mutti

UN LAVORO DI SQUADRA

Durante la conferenza stampa, Ugo Peruch, Direttore Servizio Agricolo Mutti, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel coinvolgere tutte le funzionalità aziendali nel percorso di sostenibilità ambientale per avere dei dati concreti da cui partire per migliorare. “Abbiamo deciso di coinvolgere tutte le funzioni a vari livelli di responsabilità in modo tale che gli indicatori parlassero la stessa lingua degli operatori. Non indici astratti, ma dati concreti utili per gli addetti ai lavori. L’azienda ha sempre sostenuto questi studi, in cui sono state importanti le persone. Vogliamo che gli agricoltori siano informati e siamo consapevoli che per affrontare i problemi dell’agricoltura il nostro compito è mettere a disposizione le conoscenze e gli strumenti per gestire e superare le difficoltà insieme”.

Lo stabilimento Mutti

LA VALORIZZAZIONE DEGLI SCARTI

Se i progetti portati avanti in ottica sostenibile da Mutti nel corso degli anni sono diversi (miglioramento dell’efficienza, riduzione dei consumi di acqua e di emissione di CO2, adozione di impianti fotovoltaici, di impianti luce a led, coibentazioni, ecc), tanti altri sono in cantiere. Alcuni esempi? “Oltre ad aumentare l’utilizzo di materiali riciclabili – spiega Giorgio Lecchi, Direttore Industriale Mutti –, abbiamo un progetto in corso per l’utilizzo delle bucce di pomodoro per poter realizzare delle etichette per le nostre bottiglie, così come stiamo cercando una fonte per realizzare le etichette partendo dall’erba. Sempre per la valorizzazione degli scarti, abbiamo in cantiere un progetto per recuperare la fibra e stiamo facendo delle sperimentazioni per essiccare le bucce e ottenere, dopo la macinazione, un risultato fibroso da utilizzare come ingrediente per l’industria alimentare. Un’altra attività importante riguarda un impianto innovativo di produzione di energia elettrica da idrogeno installato presso la nostra produzione nel campo. Infine, stiamo studiano una terza applicazione legata all’acqua: abbiamo iniziato a studiare come rifornirci di acqua in maniera alternativa attraverso la sua estrazione dall’aria con tecniche di assorbimento (atmospheric generation water system)”.

Da sinistra: Ugo Peruch, Direttore Servizio Agricolo Mutti, Andrea Agapito Ludovici del Wff, Francesco Mutti, Amministratore Delegato Mutti, Vincenzo Russi, Ceo di e-Novia, Giorgio Lecchi, Direttore Industriale Mutti

COLLABORAZIONI VINCENTI

All’interno della conferenza di presentazione sono intervenuti anche Andrea Agapito Ludovici del Wff e Vincenzo Russi, Ceo di e-Novia, che hanno presentato i progetti fin qui realizzati con Mutti e raccontato come andrà avanti la collaborazione con l’azienda parmigiana.

Collaboriamo con Mutti da circa dieci anni – racconta Ludovici –. L’impronta idrica è stato uno dei primi risultati raggiunti insieme, ma il nuovo progetto che ci vedrà protagonisti è la riqualificazione del Po con la promozione di interventi di rinaturalizzazione del percorso lungo il fiume”.

Con e-Novia, invece, Mutti ha realizzato l’InstaFactory, “un progetto a cui abbiamo partecipato per rendere istantaneo il processo di trasformazione del pomodoro – precisa Russi –, portando la fabbrica dal prodotto e garantendo la massima sostenibilità. Per il futuro lavoreremo allo sviluppo di InstaFacotry per realizzare soluzioni ancora più efficienti. Inoltre, pensiamo a possibili sistemi di controllo da remoto (deep tech)”.

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