Unicomm rilancia la lotta allo spreco alimentare

Il progetto Eccedenze Sotto Zero prevede il recupero dei prodotti food che si avvicinano alla data di scadenza tramite il congelamento, per poi destinarli a persone bisognose
Unicomm rilancia la lotta allo spreco alimentare

Eccedenze Sotto Zero è la nuova sfida allo spreco alimentare: la prima raccolta di prodotti congelati da destinare alle persone indigenti in Italia. A lanciarla è Unicomm, realtà del mondo della grande distribuzione italiana che, associata al Gruppo Selex, è presente in 7 regioni e 32 province italiane, con più di 250 punti vendita diretti. “Si tratta di un progetto importante perché è il primo nella Gdo italiana – spiega Giancarlo Paola, Direttore Commerciale Unicomm (nella foto principale) –. Siamo i primi a dar vita ad un’operazione di recupero dei prodotti alimentari che si avvicinano alla data di scadenza tramite il congelamento. È una nuova frontiera, ma per noi è anche un anello che si aggiunge a una catena sulle eccedenze alimentari che abbiamo attivato tanti anni fa. È un nostro obiettivo etico: riteniamo sia giusto lavorare per arginare gli sprechi”.

UN IMPEGNO AZIENDALE DI LUNGO PERIODO

Il progetto, partito a fine agosto, è realizzato in collaborazione con la Cooperativa sociale vicentina Verlata Lavoro ed è supportato da un finanziamento statale pari al 60% delle spese, ottenuto tramite il bando del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali sui progetti innovativi nel campo della shelf life dei prodotti alimentari, per limitarne gli sprechi e incentivarne l’impiego. Per Unicomm non è una novità combattere gli sprechi alimentari. Negli anni il gruppo ha cercato di diminuire le eccedenze, attivando collaborazioni con Onlus locali, come la Caritas o il Banco Alimentare. Ha iniziato donando prodotti secchi e ha proseguito scontando del 50% i prodotti di gastronomia che altrimenti sarebbero stati buttati via (600.000 kg di prodotto salvato nel 2020). Poi ha venduto il pane raffermo, a pochi centesimi, in pratica un prezzo simbolico (circa 300.000 kg di pane recuperato nel 2020). Questa nuova sfida, la più complessa per Unicomm sul fronte della lotta allo spreco alimentare, è nata sull’idea di “poter fare di più” che, insieme al bando del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, è diventato il progetto ambizioso di voler “fermare il tempo” dei prodotti deperibili. “Non è un progetto facile – sottolinea Pietro Ferrato, Dirigente Unicomm con delega alla sicurezza e all’igiene degli alimenti –. Abbiamo dovuto lavorare su tanti livelli normativi per verificare la compatibilità al congelamento dei prodotti a cui allungare la vita, sia sulla possibilità che, una volta scongelati, possano essere nuovamente cotti senza diventare inappetibili”.

Unicomm

I TEST NEGLI EMISFERO DI VICENZA E BASSANO DEL GRAPPA

Dopo un anno di ricerche Unicomm è arrivato a definire un’importante quantità di prodotti alimentari che possono superare la loro deperibilità attraverso un processo di congelamento precedente alla loro data di scadenza: 216 prodotti carnei, 47 referenze nel pesce e tanti altri prodotti di gastronomia, come la pasta fresca ripiena, i sughi, i primi piatti pronti. Nelle prime due settimane di raccolta, partita a fine agosto in due punti vendita veneti dell’insegna Emisfero (a Vicenza e Bassano del Grappa), è stato già recuperato quasi un quintale di merce di prima qualità, dalla carne ai tortellini. La distribuzione avverrà, nelle prossime settimane, grazie ad un sistema già strutturato: l’accordo Unicomm-Verlata si inserisce nella rete dell’Emporio Solidale Diffuso, accreditato presso la Regione Veneto. In questa fase iniziale i destinatari sono nuclei famigliari, la cui situazione di difficoltà economica è stata segnalata dai Servizi Sociali dei comuni di rifermento, o persone senza fissa dimora nel comune di Vicenza, mense di solidarietà e utenti delle Onlus aderenti al progetto. “Abbiamo scritto una procedura per gli operatori del supermercato e con la Cooperativa Verlata abbiamo fatto una procedura di consegna e una buona prassi di distribuzione e consumo di questi prodotti quando entrano nelle case dei consumatori” spiega Ferrato, augurandosi che il progetto possa estendersi anche ad altri supermercati. “L’obiettivo finale – aggiunge Giuseppe Barichello, Ceo Cooperativa Verlata Lavoro – è servire una platea di circa 2.400 persone, destinatarie di questi prodotti che si integrano con il resto che continuiamo a raccogliere e distribuire, reperendoli dalla Gdo e da altri canali del settore alimentare in quantità ingenti. Nella provincia di Vicenza, dove lavoriamo principalmente, l’anno scorso abbiamo superato le 1.600 tonnellate di beni raccolti e distribuiti”.

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