Future Farm – Meat The Future, la carne plant-based parte da Bologna

Con burger, macinato, polpette, salsicce, pollo e presto anche tonno, la foodtech brasiliana di prodotti plant-based entra nel mercato italiano e sceglie il capoluogo dell’Emilia-Romagna
Future Farm – Meat The Future, la carne plant-based parte da Bologna

Future Farm – azienda foodtech internazionale che produce “carne” a base vegetale – fa il suo ingresso nella ristorazione italiana partendo da Bologna, la città regina dei tortellini e del ragù dove la carne è da sempre protagonista. Future Farm sta entrando nel mercato italiano sia sul fronte della grande distribuzione, dove sta progressivamente introducendo i suoi prodotti in alcune catene, sia su quello della ristorazione, dove l’azienda brasiliana ha già mosso i primi passi proprio in Emilia-Romagna.

Fondata nel 2019 dagli imprenditori Marcos Leta e Alfredo Strechinsky, Future Farm è stata la prima azienda ad aprire il mercato dei prodotti plant-based in Brasile, dove è nata, rivoluzionando le abitudini alimentari del popolo sudamericano noto per essere tra i più grandi consumatori di carne al mondo. La sfida dell’azienda è “cambiare il modo di consumare carne” tradizionale offrendo un’alternativa sostenibile per tutti.

NON SOLO VEGANI

La scelta di non mangiare carne non è più infatti relegata solo a vegetariani o vegani, ma “coinvolge ormai tutti gli abitanti del pianeta chiamati ad un impegno responsabile a fronte di risorse disponibili continuano a esaurirsi”. L’ultimo Rapporto Coop 2021, ha rilevato che un italiano su sei si dichiara climatariano, ossia che limita il consumo di carne per ridurre l’impatto sull’ambiente. E un 13% sta diminuendo il consumo di carne nel proprio regime alimentare: si tratta dei reducetariani che puntano ad alternative più naturali.

Future Farm punta a dare una risposta a tutti coloro che sono attenti alla propria salute e all’ambiente proponendo un prodotto più gustoso, più sostenibile e più sano. Questi sono i tre pilastri che guidano i processi di innovazione e produzione dell’azienda foodtech il cui intento è diventare un’opzione che non si pone in concorrenza con il mercato della carne, bensì lo affianca. La “carne” vegetale di Future Farm assomiglia, profuma, ha un sapore simile alla carne vera e propria, anche se tutti i suoi prodotti sono plant-based.

LA LINEA 2030

L’azienda porta in Italia la linea “2030”, ultima nata che lega il suo nome al programma dell’agenda 2030 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite che prevede, tra gli altri, il consumo e la produzione responsabile e la conservazione degli ecosistemi terrestri. Con i suoi burger, macinato, polpette, salsicce, pollo, e presto anche tonno, Future Farm propone una gamma basata su una tecnologia proprietaria che fa leva sull’intelligenza artificiale per studiare la composizione delle molecole, condurre test sensoriali e calibrare le quantità di ciascun componente.

Siamo in un Paese, l’Italia, dove la cultura del buon cibo è fortemente radicata e legata alla convivialità”, dichiara Felipe Fontanelli, Head of Expansion Europe Future Farm. “Nei mercati dei paesi dove Future Farm è già presente, abbiamo avuto un riscontro in termini di apprezzamento dei prodotti molto alto. Siamo dunque curiosi di vedere le reazioni dei consumatori italiani, sempre più sensibili rispetto al tema della diminuzione di carne come comportamento sostenibile nei confronti della Terra. Ci fa piacere ritrovare questo spirito di inclusività nella città di Bologna che ci sta accogliendo, dando spazio ai nostri prodotti innovativi che andranno ad affiancarsi alle specialità della tradizione” – conclude Fontanelli.

I PRODOTTI

I prodotti plant-based di Future Farm sono composti da: ceci, soia, piselli (per il mix di proteine), spezie naturali, olio di cocco e olio di canola, sale e barbabietola che contribuisce a rendere il colore più simile alla carne tradizionale. Pochi ingredienti, al 100% naturali, senza glutine, senza OGM, senza aromi artificiali, senza grassi idrogenati e senza colesterolo. L’imballaggio degli alimenti è riciclabile in linea con le politiche di sostenibilità attuate dall’azienda che, per il prossimo futuro, prevede l’utilizzo di nuove confezioni realizzate con la tecnologia americana Eco-One fatta da composti organici che contribuiscono a rendere il packaging completamente degradabile in un tempo che va dai 2 ai 5 anni.

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