“Niente più carne tra 15 anni”. Utopia o realtà?

Hanno destato scalpore le dichiarazioni di Pat Brown, CEO di Impossibile Foods
“Niente più carne tra 15 anni”. Utopia o realtà?

Segnatevelo sul calendario, perchè Impossible Foods lo farà”. Tale virgolettato è parte dell’intervista resa al Washington Post da Pat Brown, CEO di Impossible Foods nella quale il numero uno dell’azienda californiana afferma che eliminerà completamente la carne nel giro di 15 anni. Sogni di un visionario? Reale strategia di mercato? Boutade in previsione dell’IPO?

DICHIARAZIONI NONSENSE?

In mancanza di altre informazioni, propenderemmo per quest’ultima. Un’analisi più ragionata e approfondita, come quella effettuata da Boston Consulting Group e Blue Horizon, parla di un mercato delle proteine alternative sicuramente in crescita e che entro il 2035 assorbirà il 10% del mercato delle proteine a base animale.

Le affermazioni di Pat Brown, quindi, sfociate addirittura in una sfida, appaiono al momento senza senso, tanto più in un momento nel quale la carne vegetale è sotto il fuoco incrociato come non mai. Se poi l’intenzione, in puro stile Oscar Wilde, era quella di far parlare di sé allora la missione è perfettamente riuscita.

INDUSTRIA IN TRASFORMAZIONE

Ciò che appare certo è che l’industria della carne, che a livello di indotto globale occupa 1,3 miliardi di persone, oltre il 16% della popolazione mondiale (fonte: FAO) sta attraversando una profonda fase di transizione. Dalla dichiarazione di Tyson Foods 5 anni fa “Non più produttori di carne, ma di proteine” alla quale ha fatto seguito il lancio di Tyson Ventures, fino all’acquisizione del numero uno del plant-based europeo Vivera da parte del colosso brasiliano della carne JBS, senza dimenticare i casi virtuosi italiani Tonazzo/Kioene e Eat Meat/Zero Meat l’industria della carne ha certamente preso coscienza di sé, anche e soprattutto in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente.

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