Gelato confezionato, tra (falsi) miti e certezze

Sicuro, buono, innovativo e inclusivo: sono queste le keyword per descrivere il gelato confezionato secondo gli italiani. Ma l’81% è ancora convinto contenga conservanti
Gelato confezionato, tra (falsi) miti e certezze

L’indagine svolta da BVA Doxa per IGI – Istituto del Gelato Italiano – e presentata in streaming lo scorso 25 maggio ha rivelato le abitudini di consumo e le principali convinzioni degli italiani sul gelato confezionato. Coinvolgendo un campione rappresentativo di più di 2.000 persone (dai 18 ai 74 anni d’età e provenienti da tutta Italia), è emerso il profilo del gelato confezionato secondo i consumer italiani: un alimento completo e amato da tutti, un vero piacere da condividere anche perché, oltre che buono, è anche sicuro e sostenibile.

NON SOLO D’ESTATE E ANCHE A PRANZO

Il gelato è da sempre il simbolo della stagione più calda e a confermarlo sono i dati rilevati dalla ricerca: il 98% degli intervistati dichiara infatti di consumare il gelato prevalentemente in estate. Nonostante ciò, dalla rilevazione emerge anche una destagionalizzazione dei consumi, con il 31% degli intervistati che dichiara di consumare gelato anche nella stagione invernale. Alla domanda “In quali momenti della giornata preferisci mangiare il gelato?” per due italiani su tre, il momento migliore resta la merenda del pomeriggio, ma anche in questo caso emerge una novità assoluta: oltre il 10%, in prevalenza donne, dichiara di consumarlo come sostituto del pranzo o della cena.

IL FORMATO PIÙ AMATO, COMODAMENTE A CASA

Al quesito “Quali tipi di gelati confezionati preferisci?” più della metà degli italiani (57%) non ha dubbi: è il cono il formato vincente. Al secondo posto, le vaschette formato famiglia e a seguire i formati a stecco e a biscotto, mentre le mini-porzioni vengono indicate fra le preferenze da un italiano su 10. Spinti prevalentemente dalle necessità dovute alla pandemia, la casa resta il luogo prescelto dalla maggior parte degli italiani (ben il 58%) per consumare il gelato confezionato, a discapito di bar o luoghi all’aperto.

gelato confezionato

I DRIVER NEL MOMENTO DELLA SCELTA

L’indagine ha poi fatto luce sui principali pregi del gelato confezionato, fra i quali spiccano la porzionatura e la certezza di trovare sempre e ovunque lo stesso gusto, evitando così deludenti sorprese. In merito alla porzionatura, citata come vantaggio da un italiano su tre, interviene anche Michelangelo Giampietro, Presidente IGI, medico dello sport e specialista in Scienza dell’alimentazione: “Questo dato ci fa molto piacere perché il controllo della porzione, insieme alla lettura dell’etichetta del prodotto su cui vengono riportati tutti gli ingredienti, permette al consumatore di conoscere esattamente i valori nutrizionali assunti e la qualità dell’alimento”. Fra l’altro, la possibilità di leggere le informazioni in etichetta viene percepita come vantaggio per l’11% del campione, attestandosi così al quarto posto.

Secondo il 93% degli intervistati, i gelati confezionati sono alimenti prodotti in ambiente igienicamente sicuro: un dato rilevante, soprattutto in epoca Covid, che sale addirittura alla quasi totalità (97%) degli intervistati della fascia di età 55-74. Resta però il nodo sulla presenza di conservanti: ben l’81% degli italiani è convinto che il gelato industriale ne contenga, dato che sale addirittura all’87% nella fascia fra i 18 e i 34 anni. A sfatare questa falsa credenza Giovanna Rufo, tecnologa alimentare dell’IGI, che afferma: “In realtà nel gelato confezionato non vengono mai utilizzati conservanti: il freddo stesso è il conservante naturale per eccellenza. Di conseguenza, diventa fondamentale il rigoroso rispetto della catena del freddo per mantenere le migliori qualità organolettiche del gelato”.

gelato confezionato

SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE: GLI ASSI NELLA MANICA DELLE AZIENDE

Secondo la rilevazione presentata da BVA Doxa, il 46% degli italiani (il 51% se si considerano le dichiarazioni delle sole donne) riconosce un maggior impegno delle aziende nei confronti del tema della sostenibilità ambientale. Per quel riguarda l’innovazione, più della metà degli intervistati ritiene che vi sia maggior varietà al banco frigo e più ampia gamma di prodotti fra i quali scegliere, riconoscendo così il forte impegno delle aziende nel soddisfare le numerose esigenze dei consumer, con una particolare attenzione per coloro che seguono particolari regimi alimentari – dal vegan al senza lattosio, fino al gluten free.

GUSTO CIOCCOLATO, CLASSICO INTRAMONTABILE

Infine, si sono delineate le preferenze in termini di gusto, con il cioccolato che si conferma il gusto più amato dagli italiani (27% delle preferenze), in tutte le sue declinazioni; seguono poi il pistacchio (14%) e la nocciola (11%). Fra i gusti inusuali, spicca invece il gusto panettone, con il 43% degli intervistati che si dichiara piacevolmente incuriosito, seguito da zenzero e peperoncino.

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