NielsenIQ: gli italiani sostengono i piccoli marchi

Secondo un’indagine condotta da NielsenIQ, oltre la metà degli italiani premia i produttori locali di piccole dimensioni. Prezzo e benessere si confermano i driver d’acquisto più influenti

NielsenIQ ha pubblicato i risultati dell’ultimo studio “The brand balancing act of small and medium-sized businesses”, dedicato all’analisi dei fattori principali che influenzano la scelta dei brand da parte dei consumatori. Quanto emerge è una forte propensione ad acquistare prodotti locali e provenienti da realtà medio-piccole, nonostante una certa difficoltà nella ricerca a scaffale.

“Nonostante siano in gran parte ‘sconosciuti’ dagli intervistati in termini di notorietà, i marchi di piccole e medie dimensioni hanno una grande opportunità nell’odierno e ormai mutato panorama dei consumatori. I nostri dati dimostrano che la pandemia ha cambiato le esigenze, i valori e le priorità dei consumatori, con un impatto significativo sul loro comportamento d’acquisto”, afferma Lauren Fernandes, Global Director of ThoughtLeadership NielsenIQ.

FOCUS SULLA RICERCA

Le scelte degli shopper non sono più orientate esclusivamente verso i prodotti dei top player del mercato, anzi il 36% dei consumatori italiani ha dichiarato di acquistare una maggiore varietà di marche rispetto all’epoca pre Covid, investendo il proprio tempo in un’attenta ricerca del marchio più adatto alle proprie esigenze (65% degli intervistati). Stando ai dati di NielsenIQ, il buon rapporto qualità-prezzo (92%), la soddisfazione di esigenze specifiche in termini nutrizionali o salutistici (92%), la qualità del prodotto (89%) e la disponibilità (87%) sono i principali driver d’acquisto.

NUOVI COMPROMESSI

L’analisi mostra anche come le pressioni inflazionistiche stiano modificando la percezione dei piccoli e medi brand: il 46% degli intervistati ritiene infatti che i piccoli marchi siano più autentici e affidabili dei big brand, tanto da giungere a un compromesso quando si parla di prezzo (più alto), confermando così la tendenza a spendere di più a fronte di maggior qualità e garanzia.

“Con il 48% degli intervistati a livello globale che dichiara di voler acquistare più piccoli marchi in futuro, è chiaro che le piccole e medie imprese che riescono a comprendere le motivazioni d’acquisto in questo nuovo scenario beneficeranno molto probabilmente delle nuove preferenze dei consumatori. L’attuale contesto macroeconomico ha creato una tempesta perfetta per le Pmi che vogliono entrare in contatto con i consumatori. La chiave sarà trovare le giuste leve, basate sui giusti dati dei consumatori, per innovare in questo spazio”, conclude Fernandes.

© Riproduzione riservata