Coprob-Italia Zuccheri chiude il 2021 in positivo

Approvato il 59° bilancio della Cooperativa, che attesta un fatturato pari a 230 milioni di euro. Nuovo modello per il prezzo e certificazione di filiera gli obiettivi entro il 2027
Coprob-Italia Zuccheri chiude il 2021 in positivo

Esercizio in positivo, con un utile pari a 3,09 milioni di euro a fine 2021 per Coprob (Cooperativa Produttori Bieticoli), unico produttore nazionale di zucchero 100% italiano e presente sul mercato con il marchio Italia Zuccheri.

Il 59° bilancio, approvato dai soci al termine di sette assemblee separate, presenta un fatturato 2021 pari a 170,7 milioni di euro, un risultato che si conferma positivo grazie anche a una risalita del prezzo dello zucchero avvenuta al termine dell’anno. Il bilancio è completato da un consolidato del Gruppo Coprob, che include Italia Zuccheri Commerciale, pari a 230 milioni di euro e un utile al netto di 4,7 milioni.

IL PIANO STRATEGICO 2023-2027

Le assemblee di approvazione del bilancio sono state anche l’occasione per illustrare le strategie di mercato di Coprob-Italia Zuccheri per il prossimo quinquennio: la Cooperativa punta infatti all’adozione di un nuovo modello per il prezzo delle bietole, legato all’andamento del prezzo dello zucchero e dei volumi prodotti.

“C’è grande richiesta di zucchero di filiera 100% italiana e il mercato è sempre più attento alla sostenibilità – dichiara Claudio Gallerani (nella foto), Presidente Coprob-Italia Zuccheri –. È per questo motivo che il consiglio di amministrazione ha deliberato un cambio di passo sulla valorizzazione delle bietole conferite. In base allo scenario attuale, nel 2023 si attende un prezzo che potrà raggiungere i 60 €/t per i soci con contratto triennale aderenti al Sistema di Qualità di Produzione Integrata (SQNPI)”.

L’ottenimento della certificazione permetterebbe a Coprob-Italia Zuccheri di potersi fregiare del marchio ministeriale dell’ape, garantendo maggiore distintività del prodotto finito – dal semolato 100% italiano al grezzo di barbabietola ‘Nostrano’ – e assicurando un’equa valorizzazione di una filiera produttiva rispettosa dell’ambiente e delle persone.

“Intendiamo essere protagonisti sia dell’agroalimentare italiano che nel settore delle bioenergie. Vogliamo essere un modello di economia circolare sostenibile, sia in termini ambientali che economici, e in questo contesto si inserisce anche il nuovo progetto che prevede l’avvio di impianti di produzione di biometano partendo dalle polpe di barbabietola”, conclude Gallerani.

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