#EmergenzaRincari – Gdo, arriva l’aut aut sui rincari

L’aumento dei costi energetici mette in ginocchio il retail, costringendo la categoria al ritocco dei prezzi verso l’alto. Si chiede a gran voce l’intervento delle istituzioni, per scongiurare le chiusure

“Si preannuncia un autunno rovente all’insegna dell’austerity, con un’impennata ulteriore dei prezzi dei prodotti alimentari e molti fallimenti per le catene di supermercati”. È questo l’allarme lanciato da Giorgio Santambrogio, Amministratore delegato Gruppo VéGé e Vicepresidente Federdistribuzione, in merito ai rincari energetici che continuano a gravare su centinaia di imprese dell’agroalimentare.
La distribuzione, duramente colpita nei mesi scorsi, aveva già eroso le proprie marginalità per contenere l’incremento dei prezzi e, al tempo stesso, non scaricare i rincari sulle famiglie.
Ma l’ultima impennata del prezzo del gas costringerà i player, nel breve periodo, a scegliere fra aumento dei prezzi dei beni a scaffale o la chiusura definitiva degli esercizi.

LA TESTIMONIANZA DI GRUPPO VÉGÉ

“Qualche giorno fa Giovanni Arena, Presidente di Gruppo VéGé, mi ha comunicato che sebbene avesse previsto di mettere a budget un raddoppio dei costi energetici per i propri negozi ha scoperto che la realtà delle ultime due bollette gli ha trasferito un dato che ha superato di tre volte il costo preventivato. La bolletta di luglio è stata addirittura il doppio di quella di giugno. Un supermercato che pagava 8mila euro al mese arriva ora a pagarne 30mila”, incalza Santambrogio. Secondo una stima del Gruppo, prima dei rincari, il costo dell’energia incideva per circa l’1,5% del fatturato. Con gli ultimi rialzi, si è arrivati alla soglia del 5 per cento.

LE CONSEGUENZE

Secondo Santambrogio, la diretta conseguenza derivante dagli ultimi rincari sarà un inevitabile ritocco al rialzo dei prezzi al consumo, dal pane alla pasta, dal latte alla carne. L’ipotesi della chiusura dei punti vendita resta sempre una extrema ratio: si spera infatti in un intervento preventivo del governo riguardo la messa in rete degli impianti per le energie rinnovabili che la Gdo sta realizzando.

“Se il governo ci considerasse un settore energivoro, come in realtà siamo, potremmo usufruire di agevolazioni al fine di tentare di raffreddare i futuri rincari dei generi alimentari. Non possiamo più ignorare la centralità dei punti di vendita all’interno del tessuto economico e sociale del Paese”, conclude Santambrogio.

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