L’inflazione condiziona anche la spesa online

I dati elaborati da ReStore confermano un aumento delle vendite a fronte di una diminuzione dei volumi
L’inflazione condiziona anche la spesa online

L’inflazione non colpisce solo il carrello della spesa al supermercato. Già oggi sta modificando anche i comportamenti d’acquisto degli utenti che usufruiscono dei servizi di spesa online per acquistare beni di consumo. I dati sulle vendite nel settore e-grocery confermano infatti un aumento generalizzato delle vendite a valore a fronte di una diminuzione dei volumi. A dirlo è ReStore, azienda specializzata nella realizzazione di piattaforme e-commerce per la Gdo e la Do in Italia, che grazie ai dati che gestisce giornalmente per i principali player italiani ha effettuato un monitoraggio sull’andamento dei prezzi nei mesi di giugno, luglio e agosto 2022, a confronto con lo stesso periodo nel 2021.

E-GROCERY IN ITALIA: PREZZI E CATEGORIE

Per quanto riguarda la categoria pane e pizza, si registra un aumento nelle vendite a valore del +36%, a fronte di un aumento dei volumi del +29%. Al secondo posto si trova la categoria dei gelati: in questo caso,anche grazie al caldo eccezionale, l’incremento nelle vendite rispetto allo scorso anno è del +26%. Piatti pronti (+24% di vendita, ma con un incremento dei volumi del +10%), carni rosse (+ 23%, +10%) e acqua registrano aumenti medi sia nelle vendite sia nel prezzo, ma vengono rilevati volumi in diminuzione del -7% rispetto al 2021.

In base alle elaborazioni di ReStore, in media l’aumento complessivo delle vendite è di quasi il +3%, a fronte di una diminuzione dei volumi del -6%. Il che conferma come l’inflazione abbia condizionato gli acquisti anche sulle piattaforme online.

GLI AUMENTI DI PREZZO NEL CANALE ONLINE

Un’ulteriore analisi dell’azienda guidata da Barbara Labate riguarda gli aumenti del prezzo medio rispetto al 2021: i prodotti che hanno subIto i rincarI maggiorI sono quelli per gli animali domestici (+38%), seguiti dall’acqua (+30%), e da pasta, riso e zuppe (+ 21%).

Prendendo in considerazione anche le altre categorie di prodotti più acquistate sulle piattaforme, si registra un aumento del prezzo medio del +10%.

I dati di ReStore confermano come in Italia il carrello della spesa (anche online) sia decisamente più caro rispetto allo scorso anno. Stiamo quindi assistendo ad una contrazione dei consumi determinata dal calo del potere di acquisto, che ora interessa anche il variegato mondo dell’e-commerce e dei retailer online.

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