Gruppo Felsineo inaugura il nuovo impianto di macinatura

L’installazione in ottica Industria 4.0, circa 4 milioni di euro di investimento, permetterà all’azienda di garantire una reale innovazione in termini di processo, prodotto e organizzazione del lavoro

Sostenibilità, digitalizzazione e tradizione si fondono nel nuovo impianto di macinatura inaugurato da Felsineo Società Benefit lo scorso 6 ottobre nella sede di Zola Pedrosa (Bo). Il frutto di un anno di studio e progettazione per integrare una soluzione in ottica Industria 4.0 al top player della mortadella, che adesso non solo potrà contare su un aumento della produttività stimato attorno al 16%, ma soprattutto sull’evoluzione tecnologica del cuore pulsante della produzione: la fase di macinatura, appunto, starter di tutte le varie ricettazioni.

“Si tratta di un investimento molto importante, pari a circa 4 milioni di euro, che riguarda la prima fase della produzione della mortadella – racconta a Food Andrea Raimondi, Presidente Gruppo Felsineo che abbiamo realizzato in prima istanza per standardizzare ancora meglio il nostro prodotto, proseguendo al tempo stesso nel nostro percorso di digitalizzazione. L’impianto ci aiuterà a far sì che tutti i parametri di lavorazione vengano costantemente monitorati per ottenere una mortadella sempre migliore. Tra le ultime creazioni a marchio Felsineo, ricordiamo la Mortadella KmRosa, che sottolinea, anche nel nome, la nostra vicinanza al tema della sostenibilità: infatti è realizzata grazie all’utilizzo di carni da suini nati e allevati nel raggio 200 chilometri dalla sede di Zola Pedrosa, nel pieno rispetto di tutte le caratteristiche peculiari della mortadella di Bologna”.

MORTADELLA 4.0

L’impianto di macinatura 4.0 inaugurato da Felsineo presenta un nuovo sistema di carico della materia prima, con sollevatori dotati di rilevazione automatica del peso. Le informazioni sulla chiamata dalla ricetta sono consultabili dagli operatori sui display installati nelle diverse postazioni, permettendo così la verifica del corretto approvvigionamento. La carne viene macinata a bassa velocità tramite una tecnologia a vite di spinta e un gruppo di taglio a estrusione. Sono stati rinnovati anche i tritacarne raffinatori, in grado di lavorare la carne in maniera più rispettosa.

Tutti i motori principali della linea sono dotati di inverter, necessari sia per controllare la potenza erogata, affinché venga utilizzata solo l’energia necessaria all’effettiva lavorazione del prodotto, sia per monitorare lo stato di salute delle macchine. Il software di gestione del nuovo impianto è infatti in grado di scambiare in tempo reale i dati di funzionamento, rendendo così possibile la riduzione dei fermi produttivi per rotture accidentali, l’ottimizzazione del flusso del prodotto e il monitoraggio dei consumi energetici.

“La giornata di oggi rappresenta un momento di gioia e condivisione – commenta Emanuela Raimondi, Amministratore delegato Gruppo Felsineo –. Il nuovo impianto è per noi un’importante tappa nel percorso di sostenibilità. Fra i nostri obiettivi di beneficio comune (nel 2021 Felsineo e FelsineoVeg sono diventate società benefit, ndr) ce n’è uno che riguarda proprio l’innovazione: tema su cui ci siamo impegnati mediante l’attività di ricerca e sperimentazione e mediante l’adozione di nuove soluzioni in termini di processi, prodotti e formule organizzative. Il nuovo impianto raggruppa in sé tutti questi elementi e per questo è per noi un grande passo in avanti in termini di efficienza energetica, tecnologia e tracciabilità di filiera”.

LO SVILUPPO DI GRUPPO FELSINEO

L’innovazione è di casa nel Gruppo Felsineo. Nel 2016, nell’ottica strategica della diversificazione nasce la divisione FelsineoVeg, specializzata negli affettati vegetali e biologici. Alla base di queste referenze vi è il Mopur: una ricetta proprietaria a base di farine di cereali e legumi. Nel 2021 FelsineoVeg lancia in Italia e a livello globale un nuovo brand: FelsineoVeg Good&Green, rivolto principalmente al target dei consumatori flexitariani, che coniugano un’alimentazione vegetale al consumo di proteine animali. Sempre nel 2021 nasce anche il corporate brand Gruppo Felsineo, che raduna Felsineo, FelsineoVeg e Mopur e che oggi può contare su un fatturato di 50 milioni di euro e su un organico di 136 dipendenti.

© Riproduzione riservata