Banco Fresco fa rotta su Varedo

La catena specializzata nei freschissimi propone un assortimento di 3.250 referenze italiane e internazionali che puntano su qualità/prezzo e componente di servizio. Guarda lo store tour di Food

Un mercato coperto come quelli di un tempo, in cui ortofrutta, carni, pesce, formaggi e latticini la fanno da padrone in un tripudio di freschezza e colori, ma in chiave moderna. Con una vasta scelta di referenze italiane e internazionali per ogni categoria merceologica, 3.250 circa in totale, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo e un’elevata componente di servizio: a partire dalle tante proposte ready to eat, il banco gastronomia/salumeria servito e soluzioni di packaging innovative, funzionali e anti-spreco, come nel caso del pesce in skin pack. Questa, in estrema sintesi, è la proposta commerciale di Banco Fresco, la catena retail specializzata nei freschissimi che ha esordito in Italia nel 2017 e che con l’inaugurazione dello scorso 24 novembre di Varedo (Mb) raggiunge quota sette punti vendita tra Piemonte (Torino, Beinasco) e Lombardia (Crema, Cremona, Cantù, Paullo).

IL PUNTO VENDITA

La piazza di Varedo, comune di oltre 13mila abitanti a Nord di Milano, è quella scelta da Banco Fresco per inaugurare il quinto punto vendita lombardo, che, tra le altre cose, introduce alcune novità sostanziali rispetto agli altri negozi della rete destinate a segnare la ‘nuova strada’ dell’insegna. A partire dalla forneria/pasticceria, gestita dal partner Panfé, che accoglie i clienti in entrata in continuità con il cafè, ma al tempo stesso parte integrante del supermercato: negli altri store di Banco Fresco, infatti, quest’area rimane all’esterno della superficie di vendita del supermercato e dunque è necessario uno scontrino diverso da quello della spesa nel caso in cui si voglia acquistare del pane o un dolce. Un modello di vendita, quello di abbinare il pane e la pasticceria al bar/caffetteria, che non a caso Banco Fresco ha mutuato da una nota catena francese. Un’altra novità del negozio di Varedo riguarda l’installazione del reparto surgelati, categoria fino a questo momento non trattata dal retailer: 10 refrigeratori verticali a sportello dedicati a referenze bakery, ittiche e di ortofrutta, più un frigorifero per i gelati.

“Banco Fresco si presenta a Varedo con un format rivisto di circa 1.000 mq – racconta a Food il Managing director, Gianluca Monfrecola –. Il nostro core business è il freschissimo, in particolare siamo riconosciuti come leader di mercato per quanto riguarda l’ortofrutta, per la quale vantiamo un assortimento molto ampio, oltre alla macelleria, la salumeria e la pescheria. I nostri tratti distintivi? Freschezza, qualità e vastità di un’offerta contraddistinta da una filiera controllata e da prezzi convenienti. All’interno dei nostri negozi i consumatori possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno: dall’ortofrutta alle carni, passando da formaggi, salumi, ittico, per arrivare al mondo grocery, che ovviamente trattiamo anche in una logica di completamento della spesa”.

Il Banco Fresco di Varedo si differenzia anche per la collocazione in ingresso del reparto ortofrutta, che, occupando quasi la metà della superficie di vendita, si configura al tempo stesso come il biglietto da visita e l’anima del supermercato, in cui spiccano sia la grande varietà di frutta e verdura (comprese le numerose incursioni ‘esotiche’) sia la folta presenza di frutta secca sfusa. Altra nota di reparto: il consumatore non deve preoccuparsi di pesare ed etichettare i prodotti, l’operazione avviene direttamente in cassa, ragion per cui, per adesso, non sono previsti sistemi di pagamento self checkout. A livello di layout, nella zona centrale del negozio si trovano poi le altre vasche dei freschi (formaggi, pasta, pesce), mentre i muri perimetrali laterali contrappongono il reparto servito gastronomia/salumeria e le carni, da una parte, e i surgelati, vino, birra, latticini (con un’ampia selezione di yogurt), dall’altra. Per quanto riguarda i fornitori, non sono presenti le grandi marche e spesso la scelta ricade su aziende locali e prodotti di nicchia. Anche la private label, almeno per adesso, non è contemplata nelle scelte di Banco Fresco.

“Con questo e con gli altri punti vendita che apriremo nel prossimo futuro ci aspettiamo di fidelizzare i clienti con la promessa di una spesa conveniente, ma dall’elevata qualità. Abbiamo un piano di aperture importante, che prevede decine di store al nord Italia, molti dei quali già contrattualizzati. Nello sviluppo della rete, oltre al nostro format ‘canonico’ da 1.000 mq, presto lanceremo un nuovo negozio di prossimità, intorno ai 650-700 mq di area vendita, per entrare nel cuore di alcuni centri cittadini, a partire da Milano (in cui la catena si augura di sbarcare già nella prima metà del 2023, ndr). Abbiamo un progetto ambizioso, la proprietà crede molto nello sviluppo del mercato italiano, lo dimostra anche il nostro assortimento: in larga parte proveniente da fornitori della Penisola e, in alcuni casi, direttamente attraverso contratti di filiera. Vale in particolar modo per l’ortofrutta e per l’ittico, per il quale abbiamo stipulato accordi con pescherecci. Siamo partiti dal Piemonte, poi ci siamo allargati alla Lombardia; presto contiamo di arrivare in Liguria, Veneto, Friuli, Trentino ed Emilia”.

ANIMA SOSTENIBILE

Alcune scelte denotano l’attenzione di Banco Fresco nei confronti della sostenibilità, seguendo una policy che la catena definisce ‘a basso impatto ambientale’. Ecco allora che la gran parte dei prodotti del reparto ortofrutta sono venduti sfusi o comunque contraddistinti da un uso ridotto di packaging. Si tratta solamente dell’ultimo step di un processo di produzione in cui l’insegna si distingue nel panorama retail grazie all’utilizzo di energie rinnovabili e metodi di produzione sostenibili, anche dal punto di vista sociale: infatti, per supportare chi è in difficoltà e combattere lo spreco alimentare, Banco Fresco sceglie come partner Banco Alimentare, storica fondazione che da oltre 20 anni recupera le derrate in eccesso per ridistribuirle chi ne ha bisogno.

LA GALLERY DEI REPARTI DEL PUNTO VENDITA

L’ortofrutta
2/10
Il carro degli agrumi
3/10
I reparti serviti: salumeria e gastronomia
4/10
Formaggi banco fresco
Il banco dei formaggi
5/10
La pasta fresca
6/10
La macelleria
7/10
L’ittico con pesce fresco confezionato in skin pack
8/10
L’enoteca
9/10
Le casse
10/10
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