Verallia, la road map per la crescita del made in Italy

Un anno segnato dalle difficoltà, il 2022, come emerso dall’incontro fra aziende e istituzioni organizzato da Verallia Italia. Ma il settore f&b guarda al 2023 con ottimismo, soprattutto grazie all’export
Verallia, la road map per la crescita del made in Italy

Si è tenuto nella sala conferenze dell’NH Hotel di Milano, il convegno organizzato da Verallia, azienda leader in Europa nella produzione di vetro cavo, in partnership con Gruppo Food e Nomisma. Un’occasione di incontro per analizzare lo scenario attuale e le prospettive future dell’export agroalimentare italiano. Tra i panelist, alcuni importanti rappresentanti delle istituzioni e top player dell’industria italiana. Tante le riflessioni emerse durante le due tavole rotonde in agenda, riassumibili in due importanti aspetti: il ruolo strategico dell’export per la crescita delle imprese f&b italiane e la necessità di puntare su partnership di valore e sulla flessibilità per far fronte alle sfide del mercato internazionale, in un momento complesso come quello attuale.

L’AGENDA 

Ha aperto i lavori Marco Ravasi, Amministratore delegato Verallia Italia, azienda che ha fatto dell’internazionalizzazione il principale driver di crescita, come lo stesso Executive ha raccontato ai microfoni di Food. 

Ad inquadrare le principali tendenze delle esportazioni e lo scenario attuale delineandone le prospettive di crescita future è stata la ricerca di Nomisma, dalla quale è emerso il potenziale di alcuni mercati emergenti ancora da esplorare come il Middle East e il Far East ma anche di alcuni settori del food & wine made in Italy da valorizzare: come quello dei prodotti Dop e Igp ma anche dei prodotti healthy e sostenibili. Un altro capitolo infine da esplorare è quello dell’e-commerce.

Una slide estratta dal report Scenari e prospettive di sviluppo per l’export food&beverage made in Italy di Nomisma

Dalla prima tavola rotonda, che ha visto confrontarsi Ice, Federalimentare, Crédit Agricole e Verallia Italia, è chiaro il sentiment emerso: nonostante le contingenze e le numerose difficoltà relative ai rincari delle materie prime e dell’energia, si guarda al 2023 con un cauto ottimismo. Alla seconda tavola rotonda hanno preso parte Tannico, Villa Sandi, Campari, la catena del Middle East Lulu Group International, Conserve Italia, Carapelli Firenze, Verallia e Genuport (mediante contributo video): strategie implementate a fronte delle sfide emergenti, modelli di business applicati, road map per gli anni a venire gli argomenti trattati, sostenuti da due importanti pillar, la cooperazione e la resilienza. “Si deve ripensare ad un nuovo modello di business, definendo un nuovo concetto di globalizzazione. La flessibilità produttiva nel sistema italiano è invidiabile e sarà fondamentale per garantire un auspicabile rimbalzo produttivo”, ha dichiarato Ravasi a conclusione del suo intervento.

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