Food e-commerce, gli scenari di BigCommerce per l’Italia

Migliorare l’offerta e la user experience sono la chiave per intercettare la domanda in creescita di un mercato sempre più dinamico
Food e-commerce, gli scenari di BigCommerce per l’Italia

Nel 2021 in Italia quasi il 25% dei consumatori ha acquistato cibo o generi alimentari online, rispetto al 46% nel Regno Unito e al 33% in Spagna. Il che sembra indicare che i consumatori italiani siano meno attratti dall’e-commerce di generi alimentari rispetto al resto d’Europa. Eppure, la quota di mercato raggiunta dal food online racconta tutt’altro.

UN’OFFERTA SOTTODIMENSIONATA

Il valore degli acquisti nel settore dell’e-commerce b2c food&grocery in Italia, infatti, nel 2017 era di 0,8 miliardi di euro mentre nel 2022 ha raggiunto i 4,8 miliardi. Sintomo che in Italia il problema non è la propensione all’acquisto in questo canale ma, probabilmente, un’offerta non sempre all’altezza delle aspettative. Secondo una recente indagine di BigCommerce, una delle principali piattaforme e-commerce a livello globale, il punto di partenza per migliorare l’offerta consiste nel calibrare al dettaglio la propria strategia di vendita online, iniziando a comprendere chi sono i propri clienti, quali sono i loro gusti e come si comportano online. Questo sarà il migliore avvio per determinare il tipo di stack tecnologico di cui dover disporre. Stabilito ciò, è essenziale preparare alcuni ingredienti imprescindibili per la riuscita della propria ricetta.

FOCUS SULLA CUSTOMER EXPERIENCE

Nel food commerce tutto ruota intorno al cliente; quindi, qualsiasi azione deve tendere a migliorare la customer experience. Il 21% dei merchant in ambito food&grocery intervistati da BigCommerce ha infatti dichiarato che una migliore user experience rappresenta l’obiettivo strategico per il 2023. Per ottenere questo risultato è necessario concentrarsi sulla personalizzazione. E in ambito food commerce questo implica dare ampio spazio alle promozioni, alla vendita in bundle con la possibilità di creare pacchetti ad hoc, alla proposta di prodotti affini a quelli che sono stati già acquistati o, ancora, ad azioni relative a spesa ricorrente e riordino automatico. L’analisi dei dati dei clienti presenti nei sistemi di back office rappresenta a tal proposito una notevole opportunità per migliorare la user experience e investire in strumenti di personalizzazione.

APPROCCIO HEADLESS E COMPONIBILE

Un altro “segreto” per un’esperienza utente unica è la semplicità. Il 17% degli acquirenti ha abbandonato il carrello perché il processo di checkout era troppo lungo o farraginoso, il che dimostra come ogni passaggio in più nel percorso dell’acquirente rappresenti una possibilità di perderlo. Per questo è importante rendere il suo viaggio il più lineare possibile. Tuttavia, può essere complicato migliorare l’esperienza utente se la piattaforma e-commerce che si utilizza non è sufficientemente agile.

La soluzione ideale a riguardo è quella di disporre di una piattaforma headless. Un’architettura headless e componibile, infatti, fornisce una soluzione flessibile per i rivenditori che hanno bisogno di offrire contenuti ricchi e coinvolgenti, senza interferire con il back end del proprio sito e-commerce. Grazie alla separazione tra il lato cliente e il lato tecnico del sito, infatti, il modello headless è in grado di offrire ai merchant un livello di flessibilità senza precedenti e un’esperienza d’acquisto unica, di fondamentale importanza nel mercato odierno.

ATTENZIONE AL DELIVERY

Oggi il pubblico si aspetta di ricevere a casa la propria consegna in un giorno o due al massimo. Nell’ambito del food commerce il ritardo nella consegna è un problema particolarmente sentito perché spesso è collegato anche alla sicurezza del prodotto e, di conseguenza, a tutte le norme che la regolano. Per evitare che i prodotti si deteriorino e possano nuocere al consumatore finale, principalmente nel mercato dei freschi, è necessario rispettare una serie di norme che tutelano l’acquirente da eventuale consegna di prodotti inadeguati a causa delle condizioni del trasporto. Per questo è più che mai essenziale affidarsi ad una piattaforma e-commerce che possa offrire il giusto supporto in tal senso, consentendo integrazioni pronte all’uso e regole di spedizione avanzate, come la gestione del trasporto a carico parziale (Ltl), e servizi logistici multi-magazzino di terze parti.

PRESIDIARE IL COMPARTO B2B

Il 18% dei merchant in ambito food intervistati da BigCommerce ha dichiarato di voler investire nell’e-commerce b2b. Si tratta di uno dei modi migliori per ampliare il proprio pubblico, ridurre i costi operativi e incrementare le vendite online. Ma la concorrenza è ampia e può essere superata solo utilizzando una soluzione e-commerce adeguata, che possa fornire funzionalità b2b già pronte all’uso, applicazioni di terze parti facili da integrare e la possibilità di vendere sia in ambito b2b che in ambito b2c.

Secondo una recente indagine dell’Osservatorio e-commerce b2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, tra gli acquisti di prodotto il food&grocery si conferma il comparto più dinamico in Italia (+17% rispetto al 2020). Questo dato mette in luce come il settore sia in fermento, e come sia il momento più adatto per i retailer per perfezionare l’offerta e dare al food business l’approccio omnicanale che merita. Per farlo, però, è indispensabile affidarsi ad un partner che offra ai food merchant la flessibilità di cui hanno bisogno per presentarsi sul mercato, insieme alla sicurezza, alla manutenzione e al supporto che nel comparto food è ancora più indispensabile.

© Riproduzione riservata