Fiera di filiera, la carta vincente di Macfrut

Dal campo al punto vendita: una verticale sul mondo dell'ortofrutta torna a Rimini dal 3 al 5 maggio
Fiera di filiera, la carta vincente di Macfrut

Macfrut rafforza il suo modello di fiera di filiera e alla vigilia della manifestazione (Rimini Expo Centre, 3-5 maggio) presenta numeri da record per aziende espositrici, presenza internazionale e buyer. L’edizione del quarantennale – che il 2 maggio a Cesena, città dove la fiera è nata, vedrà anche il tributo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – schiera 1100 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (produzione, tecnologie, packaging, logistica e servizi), una crescita del 35% dell’area espositiva (due padiglioni in più), il 30% di operatori esteri con il raddoppio della presenza internazionale, 1500 top buyer internazionali. A questo vanno aggiunti i Saloni tematici sui trend del momento (Biosolutions, International Blueberry Days, Spezie ed Erbe Officinali, Pomodoro, Vivaismo), un doppio campo prova da 2800 metri quadri con le novità tecniche e tecnologiche del settore, un centinaio di eventi ospitati nel corso della fiera. 

MACFRUT, LA PAROLE DEL PRESIDENTE PIRACCINI

“Siamo una fiera diversa dalle altre, questo può piacere o meno – argomenta il Presidente Renzo Piraccini ma la nostra forza è proprio essere una fiera di filiera: abbiamo l’ambizione di rappresentare tutto il mondo dell’ortofrutta, dalla produzione fino al punto vendita. Il valore della produzione ortofrutticola italiana è di 15 miliardi di euro, ma è riduttivo considerare solo questo valore, perché se guardiamo all’intera filiera, includendo anche tecnologie e macchinari, il valore dell’intera catena è tre volte tanto. L’edizione dei quarant’anni rappresenterà una svolta nella storia di Macfrut, una svolta nel segno dell’internazionalizzazione”.

IL BOOM INTERNAZIONALE

Renzo Piraccini si dice sorpreso del vero e proprio boom degli espositori internazionali. Il lavoro svolto all’estero in collaborazione con Ice sta dando i suoi frutti. Significativa la presenza della Cina, con 30 aziende della Terra Dragone, l’Africa si conferma il cavallo di battaglia del Macfrut (per la prima volta sarà presente l’associazione degli esportatori egiziani con 22 top player, l’Algeria esordirà nei padiglioni di Rimini e il Ghana avrà uno stand tutto suo da 400 mq e 30 imprese), l’America Latina sarà presente con 18 paesi e poi molto significativa è la partecipazione dell’Arabia Saudita. “Una novità importante – rimarca il presidente di Macfrut – La penisola araba sarà un punto strategico: non dimentichiamo che su 100 chili di ortofrutta consumata in questi paesi, 70 sono importati”.

I TEMI CALDI

Business, networking e conoscenza. Sono questi i tre asset che, secondo il Macfrut, servono all’ortofrutta per crescere. E proprio sulla conoscenza sono incentrati eventi e saloni tematici. Il frutto simbolo dell’edizione 2023 è il mirtillo e infatti si terranno Blueberry Days: ricerca, innovazione varietale, sviluppo dei mercati saranno al centro del confronto.

Il Salone internazionale del vivaismo e dell’innovazione varietale è una delle grandi novità, punto d’incontro internazionale e specializzato per vivaisti, breeder, produttori, tecnici e ricercatori in un settore strategico per lo sviluppo della moderna frutticoltura. Nel corso dell’evento sono previsti workshop su cinque tipologie di prodotti (Actinidia, Uva da Tavola, Melo, Ciliegio, Fragola), e due ‘tavole calde’ su temi d’attualità come la pirateria varietale e le nuove biotecnologie.

È tanto il fermento di Spice & Herbs Global Expo, il primo salone in Europa dedicato al mondo delle spezie, erbe officinali ed aromatiche, che in fiera si presenta con una sessantina di aziende rappresentative di tutta la filiera. Spazio poi alle biosoluzioni, la nuova frontiere della difesa e della nutrizione, ma anche a uno dei prodotti simbolo dell’ortofrutta: il pomodoro. Con Red Planet, infatti, si farà incontrare gli attori del settore, dalle imprese sementiere ai responsabili della distribuzione moderna.  

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