Marchi storici, ecco il francobollo dedicato a Cirio

L’annullo postale ordinario raffigura il manifesto pubblicitario del 1921 di Leonetto Cappiello
Marchi storici, ecco il francobollo dedicato a Cirio

È stato presentato venerdì 5 maggio il francobollo ordinario dedicato a Cirio, nell’ambito di una cerimonia che si è svolta a Roma presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il francobollo Cirio fa parte della serie tematica “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicata ai marchi storici di interesse nazionale del settore agroalimentare.

Il francobollo che oggi viene emesso suggella la storia e il successo di un emblema come il marchio Cirio che da oltre 160 anni rappresenta l’eccellenza e la tradizione della cucina italiana nel mondo”, ha commentato Pier Paolo Rosetti, Dg Conserve Italia, il consorzio cooperativo proprietario del marchio. “Abbiamo ora il compito di continuare a portare avanti tale storia, con il sostegno delle nostre istituzioni e anche grazie all’adesione all’associazione Marchi storici d’Italia, della quale siamo soci fondatori”.

Il Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso con Pier Paolo Rosetti, Dg Conserve Italia

Il francobollo ordinario, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e diffuso da Poste Italiane in numero limitato, raffigura un’immagine iconica e molto conosciuta del marchio: si tratta del manifesto realizzato nel 1921 dal celebre pittore e pubblicitario Leonetto Cappiello, che rappresenta una donna danzante con frutta e verdura (in particolare pomodori) appoggiata con un piede su una lattina Cirio.

LA STORIA DEL BRAND

Nel 1856 Francesco Cirio, all’epoca un ventenne originario di Nizza Monferrato e cresciuto a Fontanile, nell’Alto Monferrato, avvia a Torino la sua impresa introducendo per primo in Italia la tecnica dell’appertizzazione per la conservazione dei prodotti ortofrutticoli, e ricevendo nel 1867 importanti riconoscimenti alla grande esposizione universale di Parigi. Alla morte del fondatore, avvenuta il 9 gennaio 1900, l’industria “Cirio – Società Generale delle Conserve Alimentari” era tra le più grandi in Europa nel settore agroalimentare.

L’eredità viene raccolta dalla famiglia Signorini che promuove lo sviluppo dell’azienda con nuovi stabilimenti conservieri in Campania. Dalla metà degli anni Venti, Cirio entra nel vissuto delle famiglie italiane con un sapiente utilizzo degli strumenti pubblicitari. Il claim “Come natura crea, Cirio conserva” accompagna questa crescita. Nel 1970 l’azienda viene ceduta alla Sme (società del Gruppo Iri) che la controlla fino al 1993, anno della privatizzazione.

Nel 2004 il consorzio cooperativo bolognese Conserve Italia interviene con l’acquisizione del marchio, che aveva necessità di essere rilanciato; un intervento che di fatto evita la delocalizzazione della produzione.

© Riproduzione riservata