Oleificio Zucchi, la sostenibilità è un valore imprescindibile

Per valutarla e comunicarla, Oleificio Zucchi ha sostenuto lo sviluppo di linee guida dedicate, consegnate ieri al ministro Lollobrigida, a margine di una giornata di studio voluta dall’azienda
Oleificio Zucchi, la sostenibilità è un valore imprescindibile

Creare un’occasione di riflessione sull’importanza della sostenibilità per la filiera dell’olio extravergine d’oliva. Questo l’obiettivo della giornata di studio organizzata ieri a Roma da Oleificio Zucchi e che ha visto la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e dei rappresentanti di tutto il comparto.

VERSO UNA CERTIFICAZIONE DI SOSTENIBILITÀ

L’incontro, ideato da Giovanni e Alessia Zucchi, rispettivamente Amministratore delegato e Vicepresidente della storica impresa di famiglia, è stato articolato in tre distinte tavole rotonde, moderate dal giornalista Pietro Senaldi e precedute dalla presentazione dei risultati della ricerca ‘Il percepito della sostenibilità dell’olio Evo: il punto di vista del consumatore’, da cui è emersa la necessità di una maggiore interazione tra produzione e consumo per fare della sostenibilità un driver importante nelle scelte di acquisto.

Obiettivo al cui conseguimento potrebbe contribuire lo sviluppo di una certificazione nazionale della sostenibilità dell’olio extravergine d’oliva, considerata anche la crescente concorrenza delle produzioni di importazione, che hanno nel minor prezzo di vendita una leva di acquisto efficace.

I MOMENTI DI CONFRONTO

La prima tavola rotonda ha evidenziato lo scopo e il valore del progetto ‘Extravergine e Sostenibilità – Linee guida per la valutazione e la comunicazione della sostenibilità degli oli da olive italiani’, dando la parola ai componenti del comitato scientifico multidisciplinare che hanno contribuito alla sua realizzazione. Frutto di un lavoro durato più di tre anni, si tratta di un testo sviluppato per supportare ogni anello della filiera a focalizzare le specifiche problematiche di sostenibilità e orientarsi per operare efficacemente, con l’auspicio che possa rappresentare anche un punto di riferimento per le istituzioni.

La seconda tavola rotonda ha visto la partecipazione dei rappresentanti di diverse realtà nazionali: Unaprol, Legambiente, Federolio e Adm. Le linee guida, del resto, sono anche frutto del confronto con chi lavora da tempo in direzione della sostenibilità.  

L’INTERVENTO DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA

Al termine della sessione ha preso la parola il ministro Lollobrigida, a cui Alessia e Giovanni Zucchi hanno donato una copia del testo. A fronte della minor produzione di olio extra vergine d’oliva, legata negli ultimi anni a cause oggettive come la siccità e il diffondersi della Xylella fastidiosa in Puglia, Lollobrigida ha sottolineato come la scelta di puntare sulla sostenibilità permetterebbe di invertire il trend con una strategia di medio-lungo periodo o comunque di contraddistinguere l’Italia per quella che è la sua peculiarità maggiore: la qualità. Ha inoltre dichiarato la sua “disponibilità verso lo sviluppo di ulteriori marchi di garanzia, etichettatura, processi che non aggravino di costi ulteriori le aziende, ma che mettano nelle condizioni di conferire riconoscibilità ai prodotti, nel rispetto dei vincoli presi con l’Unione europea”.

Da sinistra, Giovanni Zucchi, Ad Oleificio Zucchi, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, e Alessia Zucchi, Vicepresidente Oleificio Zucchi

UNO SGUARDO AL FUTURO DELLA FILIERA

L’intervento del ministro è stato seguito dalla terza tavola rotonda, a cui hanno partecipato i rappresentanti di Ibc, Italia Olivicola, Konsumer e Unaprol e che ha spostato lo sguardo verso il futuro, dagli strumenti e i supporti necessari agli agricoltori, all’esigenza di puntare su una maggiore formazione e informazione dei consumatori.

A chiudere i lavori è stato Giovanni Zucchi. “Sono onorato di aver sostenuto il comitato scientifico che ha realizzato le linee guida. L’auspicio è che possano contribuire fattivamente allo sviluppo di una cultura della sostenibilità dell’olio extravergine d’oliva e rappresentare lo spunto perché l’Italia possa dotarsi, prima in Europa, di un sistema di qualità nazionale dedicato.

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