Ponti lancia il suo aceto di riso 100% italiano

Nato dalla collaborazione con S.p. e Galletti, il prodotto è un esempio di economia circolare: l’aceto viene infatti ricavato da scarti di riso piemontese
Ponti lancia il suo aceto di riso 100% italiano

Ponti ha scelto i padiglioni di Tuttofood 2023 per presentare la sua nuova referenza. Si tratta di un aceto di riso 100% italiano frutto della collaborazione tra il Gruppo Ponti e altre due storiche aziende familiari, la produttrice di riso S.p. e Galletti, realtà specializzata in sciroppi di cereali.

UN ACETO CIRCOLARE

“È un prodotto che rispecchia a pieno i principi di economia circolare – spiega a Food Giacomo Ponti, Amministratore delegato Ponti –. Viene ricavato, infatti, dalle rotture di pregiato riso piemontese che preleviamo da una riseria a soli 40 chilometri dal nostro stabilimento di Ghemme. Questo riso, in quanto rovinato o con imperfezioni non sarebbe adatto alla vendita. Può essere ceduto ai mangimifici, o addirittura distrutto. Noi invece lo riutilizziamo sostenendo anche una filiera corta“.

Come fanno le rotture a diventare aceto? Queste vengono prima trasformate in sciroppo da Galletti. Infine, attraverso la fase di fermentazione acetica curata da Ponti, si ottiene l’Aceto di Riso 100% Italiano, dal profumo caratteristico e dal gusto fresco e delicato.

E VERSATILE

“Il riso è una grande materia prima e un grande asset tra le eccellenze italiane – continua Ponti – abbiamo dei risi stupendi per fare i risotti, ma non solo. Un’altra parte viene utilizzata dai ristoranti per realizzare il sushi, e noi lo impieghiamo per produrre l’aceto”. L’aceto di riso Ponti, insomma, è un prodotto molto versatile. Ad oggi è disponibile nel formato da 500 ml in Gdo, e in taniche da 5 l nella ristorazione. Ed è già stata avviata l’esportazione (la referenza è presente nei supermercati in Croazia e in Polonia). “Nel nostro Paese questo tipo di prodotto sta bene nello scaffale etnico perché serve per la realizzazione del sushi. Ma può essere venduto anche in quello normale dato che buona parte dei consumatori italiani lo vede come un aceto speciale per condire diverse pietanze”.

BLOCKCHAIN E FILIERA CORTA

Materia prime di qualità e sostenibilità sono concetti fondamentali per Ponti. L’azienda, società benefit dal 2021, ogni anno investe il 2% del fatturato in ricerca e sviluppo, applicando gli indicatori di sostenibilità costituiti dall’agenda Onu 2030. In questo discorso rientra anche il recente progetto di valorizzazione della filiera corta e veloce per l’Aceto di mele.

“Da settembre del 2022 il nostro aceto di mele ha un Qr code sull’etichetta che permette al consumatore di conoscere tutta la storia del prodotto – spiega Ponti –. Basta inquadrare il codice con il cellulare e si viene reindirizzati su un sito. Dove, inserendo il codice alfanumerico presente sulla bottiglia, si possono conoscere tante informazioni utili come le tipologie di mele utilizzate, dove e quando vengono raccolte ecc. In pratica, tutto il percorso che fa la mela dal meleto alla bottiglia”.

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