Sant’Orsola, fatturato record nonostante le difficoltà

La cooperativa chiude il bilancio 2022 a 87,7 milioni di euro (+4,9 milioni rispetto al 2021). Al via nuovi investimenti nel fotovoltaico e studi per efficientare ulteriormente la produzione dei soci
Sant’Orsola, fatturato record nonostante le difficoltà

87,7 milioni di euro: è questo il fatturato presentato ai soci della cooperativa Sant’Orsola pochi giorni fa al Villaggio dei Piccoli Frutti. Un risultato in netta crescita (+4,9 milioni di euro) rispetto all’esercizio precedente, nonostante le molteplici difficoltà insorte durante l’annata: significativi cambiamenti climatici, conflitto in Ucraina (con ricadute negative sui prezzi di acquisto dell’energia e delle materie prime), crescita dell’inflazione e dei tassi di interesse. Uno scenario sfidante di fronte al quale il Cda ha deciso di difendere la remunerazione dei soci mettendo in bilancio 38 milioni di liquidato e riuscendo a chiudere in attivo il documento contabile per una produzione complessiva 2022 di 5.432 tonnellate di frutta conferita.

“La nostra cooperativa ha saputo trovare le risorse umane interne e ad individuare le strategie adatte per contrastare la instabilità del mercato – sottolinea il Presidente Silvio Bertoldi –: abbiamo posto più che mai al centro di ogni iniziativa la difesa del reddito delle aziende produttrici per salvaguardare il risultato promesso a ciascuna e per chiudere il difficile bilancio 2022 in modo positivo”.

VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE

Ora lo sguardo è proiettato al 2023 in corso, con una strategia chiara nel segno del rafforzamento dell’attività produttiva (fronte che vede Sant’Orsola impegnata in analisi e studi con l’obiettivo di migliorare nettamente efficienza e produttività anche nelle campagne dei soci) e nel campo della sostenibilità complessiva. Vanno in questa direzione gli ulteriori ingenti investimenti per la produzione di energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici sui tetti del nuovo stabilimento aziendale in località Cirè e del precedente a Zivignago: tra quelli già in funzione, quelli in posa attualmente e quelli già programmati la spesa sfiora il milione di euro per 9.000 metri quadrati di superficie complessiva interessata. 

RINNOVAMENTO E INNOVAZIONE

“La nostra società ha deciso di avviare analisi e ricerche destinate a introdurre maggiore meccanizzazione ed a ottenere più resa in campagna – commenta il Direttore Matteo Bortolini –, rimanendo comunque ben saldo il principio aziendale della completa sostenibilità dell’intera filiera. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo già iniziato a raccogliere le esigenze dei soci. Analizzando le necessità principali emerse si evidenzia fin d’ora il bisogno di rinnovare e di innovare soprattutto nel settore degli impianti serricoli per dotarci di strutture adatte a reggere i mutamenti di natura climatica in corso e prevedibili, ma non solo quelli. Sicuramente in autunno se ne parlerà con dati alla mano, in modo che ogni socio interessato possa investire conoscendo bene la situazione”.

A sinistra Matteo Bortolini, Direttore della Sca Sant’Orsola, a destra il Presidente Silvio Bertoldi

LA SANT’ORSOLA IN CALABRIA

E il 2023 segna anche un anniversario particolare per la cooperativa: 20 anni da quando il primo agricoltore calabrese decise di associarsi. Un compleanno che Sant’Orsola ha deciso di festeggiare con un volume dal titolo “La Sant’Orsola in Calabria – storia, protagonisti e testimoni” che racconta l’attività della società cooperativa agricola in terra calabrese, voluta dagli amministratori del tempo con l’obiettivo di prolungare nel corso dell’anno la produzione dei piccoli frutti, al nord limitata a pochi mesi per fattori climatici. Un’era iniziata nella Locride per poi estendersi anche sul versante tirrenico che ha visto anche il coinvolgimento di Giancarlo Bregantini, il vescovo di origine trentine allora titolare della diocesi di Locri Gerace, al quale è dedicata un’ampia intervista.

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