Ritratto di Emilio Rigamonti, produttore di bresaola della Valtellina. Primo piano, sorridente.

Addio a Emilio Rigamonti, il re della bresaola

L’imprenditore è morto a 92 anni. Insieme al fratello Giovanni aveva aperto, alla fine degli anni Cinquanta, il primo stabilimento produttivo in Valtellina, ancora oggi sede della società
Ritratto di Emilio Rigamonti, produttore di bresaola della Valtellina. Primo piano, sorridente.

È morto a Sondrio, stroncato da un malore, Emilio Rigamonti, 92 anni compiuti da poco, alla guida per decenni dello storico salumificio valtellinese. Lascia la moglie e una figlia. Il Presidente Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, Mario Moro, il Cda, i soci e il personale hanno espresso il loro profondo cordoglio per la scomparsa dell’imprenditore, fondatore del Consorzio nel 1998 nonché primo presidente, in carica per lungo tempo.

Ci uniamo al dolore della famiglia – ha detto Moro – e tutto il nostro pensiero va all’uomo e all’imprenditore. Ci lascia una persona di estremo valore. Fondamentale è stato il suo contributo per il riconoscimento e la valorizzazione del nostro prodotto Igp. La sua passione per il lavoro e per il territorio ci sono di esempio”.

UNA STORIA DI SUCCESSO

Subentrato insieme al fratello Giovanni nella conduzione dell’attività di macelleria e salumeria aperta dal padre nel 1913, Emilio Rigamonti ha contribuito a rendere la Bresaola della Valtellina Igp un prodotto conosciuto e consumato in tutto il mondo. Rigamonti aveva infatti aperto, insieme al fratello Giovanni alla fine degli anni Cinquanta, il primo stabilimento produttivo a Montagna in Valtellina, ancora oggi sede della società, e in seguito gli impianti a Poggiridenti (negli anni Settanta) e a Mazzo in Valtellina nel 1986.

Perdiamo un pilastro dell’azienda. La sua intuizione e il suo impegno – ha sottolineato l’Ad dell’azienda, Claudio Palladihanno reso Rigamonti leader nel mondo e la Bresaola della Valtellina Igp un prodotto conosciuto e consumato in tutto il pianeta. Ci legava una profonda stima, sul piano professionale e soprattutto umano. Avevamo festeggiato insieme di recente i suoi 92 anni. La sua è stata una presenza costante e discreta. Ha sempre sentito l’azienda come propria abbiamo lavorato fianco a fianco e ci siamo confrontati fino all’ultimo, anche dopo l’acquisizione da parte di JBS della quale era pienamente soddisfatto. Sentiremo profondamente la sua mancanza”.

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