Federdistribuzione, non diminuisce la pressione sui prezzi

L'associazione commenta le ultime rilevazioni Istat: nonostante il calo dell'inflazione continua a impattare negativamente sui consumi la pressione sui prezzi
Federdistribuzione, non diminuisce la pressione sui prezzi

Sono stati diffusi da Istat le ultime rilevazioni relative ai prezzi al consumo del mese di giugno. Rispetto al mese precedente, l’indice generale di inflazione è in ulteriore frenata a +6,4% su base annua, mentre il carrello della spesa registra un rallentamento con un +10,7% su base tendenziale.

“Assistiamo a un raffreddamento della spinta inflattiva rispetto ai mesi scorsi. Nonostante ciò, il livello dei prezzi acquisito e l’incertezza che ha caratterizzato gli scorsi mesi incidono ancora negativamente, impattando sui consumi che restano deboli. Per quanto riguarda il settore dell’alimentare, si conferma il trend negativo dei volumi di vendita”, ha commentato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente Federdistribuzione.

MONITORAGGIO SUI PREZZI

Nonostante la frenata dei costi dei beni energetici e delle materie prime, non accenna a diminuire la pressione sui prezzi, con i retailer impegnati a discutere ulteriori richieste di aumenti proposte da alcuni comparti industriali. “Per garantire la massima trasparenza sul mercato e intercettare eventuali nuove tensioni inflattive, a tutela dei consumatori, come distribuzione moderna stiamo collaborando in maniera attiva con il Garante per la sorveglianza dei prezzi – spiega Buttarelli –. La tensione sui consumi vede le aziende della distribuzione impegnate a sostenere i prodotti delle filiere di eccellenza del made in Italy, un valore distintivo del sistema Paese, che va tutelato. È però sempre più importante agire con decisione per favorire la ripresa della domanda interna, sostenendo il potere di acquisto delle famiglie e le imprese”.

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