Granarolo entra in Cefa

Negli ultimi 20 anni il gruppo ha affiancato la Ong nella realizzazione di progetti di sviluppo dalla Tanzania al Mozambico
Granarolo entra in Cefa

Granarolo entrerà in qualità di socio in Cefa, dopo due decenni di lavoro sinergico insieme alla Ong bolognese. “Dopo 50 anni di attività una nuova cooperativa diventa socia di Cefa: è Granarolo, che negli ultimi 20 anni ci ha affiancato nella realizzazione di importanti progetti di sviluppo dalla Tanzania al Mozambico – commenta Raoul Mosconi, Presidente della Ong –. In un mondo sempre più interconnesso, sappiamo che il valore delle relazioni e della collaborazione è fondamentale per avere un impatto significativo. Insieme a Granarolo rafforziamo il nostro impegno nel promuovere un’agricoltura sostenibile, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle comunità locali”.

Gianpiero Calzolari, Presidente Granarolo, aggiunge: “Siamo felici di poter stringere un rapporto ancora più stretto con Cefa, una Ong che porta avanti nel tempo importanti progettualità e alla quale ci siamo sentiti da subito molto vicini in termini di missione e propositi. In questi anni abbiamo partecipato a missioni all’estero in Tanzania e Mozambico e iniziative sui territori italiani che hanno coinvolto allevatori e dipendenti Granarolo di ogni funzione, sempre sollecitati da Cefa a lavorare per garantire lavoro e sicurezza alimentare in piccole comunità rurali. Realizzare filiere sane e in grado di crescere nel segno della sostenibilità economica, sociale e ambientale: questa è la nostra comune missione”.

L’IMPEGNO DELLE DUE REALTÀ

L’ingresso dell’azienda in Cefa coincide con l’inizio delle attività di distribuzione di latte ad una scuola in Mozambico. Lo scorso 14 giugno si è tenuta la prima distribuzione settimanale gratuita di latte a 291 bambine e bambini della scuola primaria Manuel Cambezo della provincia di Sofala. È l’inizio di una nuova fase del progetto AfricaHand che Granarolo e Cefa portano avanti da cinque anni con l’obiettivo di creare sviluppo e vincere la fame grazie all’allevamento e alla produzione e vendita di latte bovino.

Nel progetto sono coinvolti oltre 200 allevatori riuniti in tre cooperative e 1.200 agricoltori. Attraverso le distribuzioni di latte nelle scuole si punta a contrastare la malnutrizione infantile: a questo scopo si realizzerà uno studio sul 100% dei bambini coinvolti per verificare quanto il consumo di latte sia di aiuto per la loro crescita. In una prima sessione sono stati raccolti tutti i dati antropometrici (peso, altezza, perimetro brachiale) dei bambini che saranno monitorati e studiati per i prossimi tre anni. L’obiettivo a medio termine è di portare a 1.200 il numero di bambine e bambini beneficiari a cui viene garantito il latte.

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