Nestlé accelera sull’agricoltura rigenerativa

La filiale americana della multinazionale svizzera ha ufficializzato un altro investimento mirato alla conversione in rigenerativa di vasti appezzamenti di terreno
Nestlé accelera sull’agricoltura rigenerativa

La strada verso il “net zero” entro il 2050 è lunga e tortuosa, per tutti i big del food mondiale. Lo sa bene ovviamente anche Nestlé, che sta intensificando gli sforzi per raggiungere la neutralità carbonica entro la metà del secolo. Nei giorni scorsi, la filiale americana ha infatti annunciato che investirà nella filiera del proprio brand di pizze ‘DiGiorno’, per introdurre pratiche di agricoltura rigenerativa nelle aziende agricole fornitrici di grano con l’obiettivo di migliorare il suolo, utilizzare meno acqua, energia e fertilizzanti e contribuire a ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici. L’iniziativa porterà pratiche di agricoltura rigenerativa su oltre 100.000 acri (40’000 ettari), oltre che accelerare la transizione verso l’agricoltura rigenerativa nella filiera globale della multinazionale svizzera.

LA TABELLA DI MARCIA

Oggi, quasi i due terzi delle emissioni globali di gas serra di Nestlé provengono dall’approvvigionamento di ingredienti, di cui gran parte dall’agricoltura. Come parte della sua tabella di marcia per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050, l’azienda mira a procurarsi il 20% dei suoi ingredienti chiave attraverso metodi agricoli rigenerativi entro il 2025 e il 50% dei suoi ingredienti chiave entro il 2030.

“In Nestlé il nostro obiettivo è aiutare a lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato e, in qualità di più grande azienda di alimenti e bevande al mondo, abbiamo un’enorme opportunità di contribuire a creare un sistema alimentare rigenerativo e sano, lavorando anche con le comunità agricole locali che lo compongono – ha affermato Steve Presley, Ceo Nestlé Zone North America –. Per fare questo dobbiamo trovare soluzioni che creino valore condiviso in tutto l’ecosistema: valore per noi, valore per gli agricoltori, valore per i nostri consumatori e valore per il pianeta. Questo investimento nei produttori di grano è solo un esempio di come stiamo dando vita a questo impegno lungo tutta la nostra filiera”.

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