Al via la raccolta delle olive per il primo Olio Campania Igp

Tornano in produzione gli oliveti abbandonati della penisola sorrentina, con un potenziale di raccolta di circa 27 ettari
Al via la raccolta delle olive per il primo Olio Campania Igp

Ha preso il via la campagna di raccolta delle olive per la produzione del primo Olio Campania Igp. Grazie all’impiego di macchine di raccolta innovative e sicure, che consentono un risparmio di tempo nella raccolta, tornano così in produzione gli oliveti abbandonati della penisola sorrentina.

Un’operazione resa possibile grazie al potenziale di raccolta di circa 27 ettari di oliveto iscritti nel registro Igp Olio Campania. Si tratta di oliveti che hanno la doppia iscrizione: sia per la trasformazione in Olio Campania Igp, sia in Olio extravergine Penisola Sorrentina Dop.

Lanciamo questa prima campagna, la prima dell’Igp Campania, convinti che contribuirà a rafforzare la filiera olivicola – sottolinea l’Assessore all’Agricoltura Regione Campania, Nicola Caputo –. La filiera olivicola è molto rappresentativa, e la Regione Campania punta molto su di essa; l’olio, insieme ad altri prodotti, è un ambasciatore dei territori e della dieta mediterranea. Abbiamo però la necessità di rafforzare i vari anelli della filiera. A livello produttivo, dobbiamo continuare a dare una mano agli agricoltori soprattutto in queste aree così complesse; in questi terreni scoscesi si parla infatti di agricoltura eroica. È fondamentale accompagnare questo percorso, così come lavorare sul rafforzamento della filiera”.

Per il Presidente di Cia – Agricoltori italiani Campania, Raffaele Amore, “È necessario far emergere la quantità oltre che la qualità degli oli. Siamo la quinta regione in termini di produzione di olio di oliva, e non siamo ancora percepiti e riconosciuti come regione che produce olio di qualità. Il progetto Igp Campania contribuisce a rafforzare il nostro brand. È un ulteriore strumento per aumentare la competitività dei nostri territori, e dare agli imprenditori uno strumento in più per essere più competitivi sui mercati”.

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