Coop: nuove sinergie con l’Idm per rilanciare i consumi

È stata presentata a Milano l’anteprima del “Rapporto Coop 2023” su consumi e stili di vita degli italiani. A fronte di uno scenario complesso, il retailer invita l’industria a una rinnovata partnership per recuperare volumi e quote di mercato
Coop: nuove sinergie con l’Idm per rilanciare i consumi

Il consueto appuntamento con la presentazione dell’anteprima del “Rapporto Coop 2023 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”, affidata ad Albino Russo, Direttore generale Ancc-Coop, fotografa un Paese inquieto, alle prese con difficoltà economiche legate alla perdita di potere d’acquisto e, esaurita la crescita postpandemica, un futuro incerto. Non a caso, le intenzioni di spesa degli italiani per i prossimi mesi fanno segnare una brusca inversione di rotta: il 36% intende ridurre i consumi al netto dell’inflazione, contro il solo 11% che pensa di aumentarli. 

LE DIFFICOLTÀ DELLA GENERAZIONE Z

Secondo il Rapporto, la dinamica delle retribuzioni resta ampiamente insufficiente: solo un italiano su quattro dichiara di fare senza problemi la vita di qualche anno fa. In particolare, la generazione Z (18-34 anni) vive una sorta di apartheid in termini retributivi e non solo. A parità di inquadramento, un giovane italiano guadagna quasi la metà di un over 50. E così il 40% si immagina di vivere altrove da qui a 2-3 anni e il 20% sta già progettando di farlo. A dispetto delle difficoltà, lo studio fa peraltro luce su un paese che vede nel complesso rafforzarsi i sentimenti di fiducia (36%), serenità (29%), accettazione (23%) e aspettativa positiva (28%). Un ottimismo pacato e ostinato che rappresenta un punto di forza del sistema Paese.

LE RISPOSTE DI COOP ITALIA

La cartina di tornasole di questa crisi la offrono i consumi, falcidiati da un’inflazione che non si prevede tornare sotto il 2% prima del 2025. Nei primi sette mesi dell’anno la variazione delle vendite a prezzi costanti è stata del -3%. E così discount e Mdd sembrano ancore di salvezza, mentre va perdendosi per molti consumatori il legame identitario con la cultura agroalimentare tradizionale, con i valori della tipicità e del territorio.

“In questo scenario – ha sottolineato Maura Latini, Presidente Coop Italia – il nostro obiettivo è tutelare il potere d’acquisto delle famiglie: coniugare prezzi e qualità dell’offerta è la sfida da vincere. Come Coop siamo impegnati su due fronti: recuperare l’efficienza nelle cooperative e nelle filiere produttive e portare a compimento la ‘rivoluzione’ del nostro prodotto a marchio. A due anni dall’avvio del progetto, abbiamo revisionato già 74 categorie su 114, crescendo a valore (30% nei primi otto mesi delle’anno, +5% agosto 2023 su agosto 2021) e a volume (34%, +4,0%). Dovremo offrire la miglior scelta tra Mdd, prodotti del territorio e prodotti di marca. Purtroppo, ad oggi non si è ancora avviato il tavolo negoziale con l’industria di marca per il 2024. Tutti devono assumersi le proprie responsabilità e credo sia il momento di stringere un nuovo patto con l’Idm per rilanciare i consumi e recuperare quote di mercato. Insieme possiamo farcela”.

Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop ha ricordato che Coop “ha aderito prima all’iniziativa della carta ‘Dedicata a te’ promossa dal Masaf e ora all’invito del governo per una stagione di contrasto all’inflazioneAl governo chiediamo azioni concrete, a cominciare dal taglio del cuneo fiscale, dalla detassazione degli aumenti salariali e dall’introduzione del salario minimo”.  

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