Amadori entra nel capitale di Forno d’Oro

L’operazione mira a garantire sinergie di competenze tra le due aziende lungo l’intera filiera degli affettati avicoli di alta gamma
Amadori entra nel capitale di Forno d’Oro

Amadori rafforza il proprio ruolo nel settore delle carni avicole, e in particolare degli affettati avicoli di alta gamma, grazie ad una partnership industriale con Forno d’Oro, azienda di trasformazione alimentare specializzata nella lavorazione e produzione di elaborati avicoli. Il gruppo cesenate entra al 70% nel capitale della società fondata dalla famiglia Cosaro che, con il restante 30%, continuerà a partecipare alla gestione di Forno d’Oro.

Questa società vicentina – fondata ufficialmente a fine anni Novanta ma attiva da oltre 40 anni, con un fatturato nel 2022 di oltre 26 milioni di euro e 76 dipendenti – ha un profondo know-how nella trasformazione alimentare di elaborati avicoli di ‘quinta gamma’, arrosti e prodotti ready to eat. Uno dei punti di forza di Forno d’Oro è il sito produttivo di 8.000 mq a Isola Vicentina (Vi) che, grazie ai significativi investimenti sostenuti negli ultimi anni, è dotato di linee produttive di ultima generazione che lo rendono tra i più efficienti e innovativi del settore.

LE SINERGIE

Grazie alla partnership con Forno d’Oro, Amadori aumenterà la propria flessibilità operativa acquisendo competenze e capacità produttiva su questa gamma di prodotti ad alto contenuto di servizio. Dopo l’acquisizione del Prosciuttificio Lenti in Piemonte, il gruppo prosegue il percorso di rafforzamento delle propria supply chain e della gamma di prodotti, con l’obiettivo di fornire ai clienti più opzioni di referenze di alta qualità grazie alla sua filiera integrata.

Amadori intende quindi rispondere alla domanda crescente di affettati avicoli, ampliando il proprio assortimento e la gamma arrosti e affettati di pollo e tacchino, a marca e per i principali retailer. Con questa operazione, l’azienda romagnola mira a sviluppare il business in un mercato che pesa per il 14% a volume sul totale affettati e salumi in Italia e che, nel suo complesso, ha registrato un valore di più di 1,6 miliardi di euro nel 2022 (fonte: NIQ), con una prospettiva di crescita continua nei prossimi anni.

L’Ad Denis Amadori sottolinea: “Attraverso questa partnership ci dotiamo di know how e strutture per sviluppare l’offerta degli elaborati ad alto valore aggiunto e contenuto di servizio: elementi che consentiranno di pianificare il business del prossimo piano strategico con queste ulteriori leve. Il gruppo acquisisce una capacità produttiva all’avanguardia e un’importante flessibilità operativa, che ci consentirà di presidiare i mercati col nostro brand per raggiungere ulteriori margini di sviluppo del business”.

Severino Cosaro, Forno d’Oro, commenta: “Dalla sua nascita, Forno d’Oro è sempre stata una famiglia prima ancora che un’azienda, e oggi entra a far parte di un grande gruppo ai vertici dell’agroalimentare italiano, che condivide i nostri stessi valori: ricerca della qualità, cura, attenzione e passione per il proprio lavoro”.

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