Citterio, il fatturato 2022 raggiunge 570 milioni di euro

Aumento del +11% rispetto al 2021, soprattutto grazie all’export in più di 50 paesi. L’azienda ha investito in innovazione 35 milioni negli Stati Uniti e in Italia
Citterio, il fatturato 2022 raggiunge 570 milioni di euro

Nel 2022 Citterio ha raggiunto come gruppo i 570 milioni di euro di fatturato (per due terzi sviluppato all’estero), con un incremento del +11% rispetto al bilancio 2021. Per Citterio, family company da sei generazioni, si tratta di un importante traguardo; una crescita a doppia cifra ottenuta nonostante le difficoltà riscontrate a causa degli aumenti dei prezzi delle materie prime e del costo dell’energia, per lo più a causa della guerra in Ucraina.

IL MERCATO ESTERO

Presente in più di 50 paesi, Citterio si conferma anche nel 2022 una delle aziende leader di mercato negli affettati confezionati a peso fisso; soprattutto grazie al lavoro quotidiano svolto dagli oltre 1.200 dipendenti presenti all’interno dei nove stabilimenti dislocati in cinque regioni italiane, a cui si aggiungono i due presenti negli Stati Uniti (a Freeland, Pennsylvania).

INNOVAZIONE E INVESTIMENTI

L’azienda è da sempre attenta a tutto ciò che riguarda l’innovazione e l’evoluzione dei salumi, con un’attenzione particolare alla qualità dei prodotti, nel rispetto della tradizione ma con un occhio di riguardo ai bisogni emergenti dei consumatori. Per questo motivo ogni anno Citterio ribadisce il suo impegno nell’innovazione, tanto che nel 2022 ha investito 35 milioni di euro, ovvero circa il 6,5% del suo intero fatturato.

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Una parte significativa di questi investimenti è stata destinata agli Stati Uniti, a cominciare dall’ampliamento della capacità produttiva degli stabilimenti, rendendo più efficienti e flessibili i processi di produzione per rispondere al meglio alle esigenze del consumatore americano. Nel corso del 2022 Citterio ha investito anche in Italia, in particolare nei prosciuttifici, principalmente di produzione Dop, e nei salumifici dove si crea quel salame che è tuttora un prodotto iconico e storico per l’azienda.

EFFICIENZA ENERGETICA E SOSTENIBILITÀ

Citterio è nata 145 anni fa con l’obiettivo di “garantire ai consumatori i migliori sapori della tradizione salumiera italiana”. Nel 1878 l’azienda ha ideato un salumificio basato sull’energia naturale grazie ad un impianto dotato di vaste cantine che ospitavano grandi quantità di ghiaccio invernale, prodotto in vasche di cemento poco profonde. Con questo processo si otteneva la risorsa energetica per il raffreddamento delle materie prime, permettendo una produzione continua dei salumi in un momento storico in cui le altre realtà lavoravano solo nei mesi invernali.

Negli anni Cinquanta fu tra le prime aziende del settore a dotarsi di un laboratorio interno di analisi chimiche e microbiologiche, che permette di monitorare costantemente la qualità di materie prime e ambienti e introdurre sul mercato prodotti sempre nuovi, in linea con le esigenze del consumatore. Attualmente, il laboratorio analizza circa 2.500 campioni alla settimana, effettuando più di 7.000 analisi. Nel 1958, Citterio ha iniziato la produzione di affettati sottovuoto, dando vita ad un progetto in costante evoluzione.

L’investimento di importanti risorse permette di creare soluzioni sostenibili e prodotti di qualità, per poter offrire una proposta di valore ancora più ampia ai nostri consumatori italiani ed esteri – sottolinea Alessandro Riva, Direttore marketing Citterio –. La nostra attenzione verso tutto ciò che è innovazione è massima fin dalla nascita dell’azienda; per questo Citterio investe nell’analisi del mercato, monitorando i nuovi bisogni del consumatore, e nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche, di prodotto e di packaging, per garantire un prodotto sicuro con la massima qualità”.

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INNOVAZIONE

I salumi devono essere innovativi, evolversi pur mantenendo con rigore la propria tradizione – aggiunge Riva –. Per questo si deve andare sempre più incontro ai nuovi mercati e ai nuovi stili di vita dei consumatori. L’aumento dei consumi di snack, pasti on the go, monoporzioni, insieme all’avvento dello smart working e alla ricerca di uno stile di vita sempre più sano ed equilibrato han fatto sì che anche il salume abbia subito una trasformazione”.

Nel corso degli anni l’azienda ha scelto di non utilizzare addensanti, glutammato, carragenine e amidi. La continua evoluzione è proseguita anche per quanto riguarda il packaging. Dal 2011 Citterio ha portato avanti un percorso verso la riduzione del 25% della plastica delle vaschette, mentre nel 2015 anche il pack della linea Bio ha avuto una riduzione di oltre il 60% di plastica grazie ad un vassoio riciclabile nella carta. Nel 2022 Citterio ha scelto di diminuire ulteriormente, del 20%, l’utilizzo di plastica nel packaging della linea taglio fresco.

CERTIFICAZIONI

Tra le più importanti certificazioni dell’azienda c’è la Brc (British Retail Consortium), standard globale specifico riconosciuto internazionalmente dalla Gfsi (Global Food Safety Initiative), che certifica la sicurezza dei prodotti alimentari. Senza tralasciare la certificazione Bio, che consiste nell’accettare un modello di sviluppo definito dalla Comunità Europea in cui coltivazioni e allevamenti siano un valore da salvaguardare e non da sfruttare.

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